Blitz delle Forze dell’ordine nello stabile occupato di Colle Monfortani: tensioni coi manifestanti

Momenti di tensione si sono verificati nella mattinata del 20 gennaio a Colle Monfortani, frazione lungo la via Prenestina (all’altezza del civico 1391), dove le Forze dell’ordine hanno effettuato lo sgombero del palazzo di proprietà dei padri monfortani occupato nel dicembre 2015. Secondo quanto riferito dalla Questura, sarebbero stati circa 200 gli occupanti, aderenti al coordinamento “Lotta per la casa”, ad aver ostacolato gli interventi del Reparto mobile, incendiando copertoni sul tetto dell’edificio e ponendo cassonetti in strada. Non vi sarebbero stati, tuttavia, dei contatti diretti tra manifestanti e Forze dell’ordine, pur con operazioni di sgombero proseguite per diverse ore. Al termine di una trattativa, stando a quanto riportato, la situazione sarebbe tornata alla normalità: i resistenti, infatti, assieme ai circa 400 occupanti, si sono allontanati consentendo agli agenti di prendere possesso della struttura.

 

Da quanto si legge nel rapporto stilato dalla Questura di Roma, l’intervento si sarebbe reso necessario per le continue denunce effettuate negli ultimi mesi dai responsabili dell’edificio, nonché a seguito “delle preoccupazioni espresse per l’atteggiamento spesso minaccioso da parte degli occupanti e le difficoltà a svolgere le attività quotidiane del complesso religioso”. Già un anno fa, il 28 gennaio 2016, venne effettuato un tentativo di sgombero, il quale fece confluire presso la struttura un numero consistente di manifestanti, intenti a resistere contro l’allontanamento delle famiglie occupanti, spingendo le Forze dell’ordine a rimandare le operazioni.

Al momento dell’occupazione dell’8 dicembre 2015, giorno dell’apertura della Porta Santa per il Giubileo della Misericordia, sono state quasi due centinaia di famiglie a prendere possesso dell’edificio. Nei mesi scorsi, i sacerdoti proprietari avevano cercato un punto d’intesa con gli occupanti, al fine di trovare una nuova soluzione, chiedendo in cambio una lista riportante i nominativi delle persone presenti all’interno. Per garantire una sistemazione alle famiglie sgomberate, molte delle quali con bambini, si sono mossi gli operatori dei servizi sociali del Comune di Roma. Immediata, tuttavia, la reazione dei movimenti per il diritto all’abitare, i quali hanno espresso via social il loro disappunto e bloccando, per alcune ore, anche il tratto interessato della via Prenestina: “Neanche l’emergenza freddo ferma gli sgomberi”.