“Sponsian”, l’imperatore sconosciuto raffigurato su alcune monete romane

Una ricerca dell'University College di Londra sostiene l’autenticità delle monete ritrovate in Transilvania nel ‘700 e finora ritenute dei falsi

Le monete "Sponsian" (© Agi)

Uno studio portato avanti da un gruppo di ricerca dell’University College di Londra e pubblicato sulla rivista Plos One ha sancito che, una serie di monete romane rinvenute nel 1713 e ritenute a lungo false, sono invece autentiche.

Le monete romane

Bisogna premettere che, per gran parte della storia dell’Antica Roma, il denaro veniva prodotto con l’incisione del volto e del nome dell’imperatore in carica. Le monete ritrovate nel ‘700 in Transilvania invece, raffiguravano un volto e la dicitura ‘Sponsian’ e finora, non si conosce nessun sovrano con tale nome.

Lo stile

Le monete della Transilvania seguono lo stile generale delle monete romane, ma differiscono dagli esemplari noti per alcune distinzioni, il che ha portato diversi esperti a ritenerle dei falsi creati per essere venduti ai collezionisti. Il gruppo di ricerca ha esaminato le caratteristiche fisiche delle monete, utilizzando diverse tecniche di indagine per ricostruire la storia e i movimenti delle monete. L’analisi ha rivelato dei modelli di microabrasioni tipicamente associate al denaro in circolazione per molti anni. I depositi di terra sul denaro suggerivano inoltre che le monete erano state sepolte per molto tempo prima di tornare in circolazione.

L’epoca di origine

Vista la documentazione storica, i ricercatori suggeriscono che Sponsian fosse un comandante dell’esercito nella provincia romana della Dacia durante un periodo di conflitto militare nel 260 d.C. Pertanto, secondo gli scienziati, questi nuovi elementi, dimostrano l’autenticità dei reperti.

Fonte: Agi