Il Giappone denuncia un clima di molestie in Cina in merito all’acqua di Fukushima

Il Giappone protesta contro le molestie subite dai suoi cittadini in Cina dopo il rilascio nell'oceano delle acque contaminate della centrale nucleare di Fukushima

osaka
Il monte Fuji, simbolo del Giappone. Immagine di repertorio. Foto di David Edelstein su Unsplash

Il Giappone denuncia il clima di molestie subite dai suoi cittadini in Cina dopo il rilascio nell’oceano delle acque contaminate della centrale nucleare di Fukushima. Il ministro degli Esteri nipponico ha definito “estremamente deplorevole e preoccupante” la situazione e che “la Cina dovrebbe fornire informazioni accurate” sulla pericolosità delle acqua di Fukushima.

Tokyo denuncia clima molestie in Cina su acqua Fukushima

Il Giappone ha rinnovato le sue proteste contro le molestie subite dai suoi cittadini in Cina dopo il rilascio nell’oceano delle acque trattate della disastrata centrale di Fukushima. Confermando il lancio di un mattone contro l’ambasciata nipponica a Pechino, il ministro degli Esteri Yoshimasa Hayashi ha definito “estremamente deplorevole e preoccupante” la situazione, “Vorremmo esortare nuovamente il governo cinese ad adottare immediatamente tutte le misure adeguate, come invitare i suoi cittadini ad agire con calma per evitare che la situazione peggiori”, ha aggiunto Hayashi parlando a Tokyo con i media.

Il ministro nipponico ha aggiunto che la Cina dovrebbe “fornire informazioni accurate” sul rilascio dell’acqua di Fukushima “piuttosto che sollevare inutilmente le preoccupazioni della gente fornendo dati senza alcuna base scientifica”. Sulla vicenda del lancio di pietre contro l’ambasciata giapponese, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha detto che Pechino “protegge sempre la sicurezza, i diritti e gli interessi legittimi degli stranieri in Cina, in conformità con la legge”.

Pertanto, “esortiamo fortemente la parte nipponica ad affrontare le legittime preoccupazioni di tutte le parti, a fermare immediatamente lo scarico di acqua contaminata dal nucleare in mare, a consultarsi pienamente con i suoi vicini e le altre parti interessate e a smaltire seriamente l’acqua contaminata dal nucleare in un modo responsabile”, ha aggiunto Wang. Domenica, il ministero degli Esteri giapponese ha esortato i cittadini cinesi a essere “cauti nei discorsi e nel comportamento e a non parlare giapponese inutilmente o a voce troppo alta”. Questo in risposta a minacce e intimidazioni registrate in Cina, ad esempio, verso due scuole giapponesi.

Il Giappone ha iniziato giovedì a scaricare nel Pacifico le acque reflue diluite di Fukushima, pari a oltre 1,3 milioni di tonnellate (più di 500 piscine olimpiche), 12 anni dopo che il sisma/tsunami uno tsunami aveva messo fuori uso tre reattori in uno dei peggiori incidenti atomici del mondo. Tutti gli elementi radioattivi sono stati filtrati attraverso la metodologia ALPS; tranne il trizio, i cui livelli sono entro i limiti di sicurezza e inferiori a quelli rilasciati dalle centrali nucleari durante il loro normale funzionamento, anche in Cina e Corea del Sud, secondo l’operatore della centrale Tepco. I risultati dei test sui campioni di acqua di mare e di pesce vicino all’impianto dall’inizio dello scarico lo hanno confermato, secondo i dati diffusi dalle autorità giapponesi.

Fonte: Ansa