Ostia: anche Minniti al vertice sulla sicurezza in vista del ballottaggio

Prove di sicurezza a Ostia, a pochi giorni dal ballottaggio. E' infatti presente anche il ministro dell'Interno Marco Minniti alla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in programma oggi nella sede del Decimo Municipio in vista del ballottaggio delle elezioni municipali che si volgerà domenica prossima.

Stato presente

L'incontro – convocato dal prefetto di Roma Paola Basilone dopo i fatti del litorale – si svolge simbolicamente nell'ex Palazzo del Governatore per dimostrare la presenza dello Stato e mettere a punto le misure di sicurezza. 

“In Italia non possono esistere zone franche”, aveva detto Minniti all'indomani dell'aggressione subita a Ostia da un giornalista e un operatore del programma Rai “Nemo” per mano di Roberto Spada, fratello di Carmine Spada, detto “Romoletto”, condannato in primo grado a 10 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso e ritenuto dagli inquirenti al vertice dell'omonimo clan radicato in diverse zone di Ostia.

Le candidate al ballotaggio

Si contendono la poltrona del X municipio romano la candidata del centrodestra Monica Picca – che chiuderà la campagna con la leader del suo partito Fdi-An Giorgia Meloni venerdì prossimo – e la petastellata Giuliana Di Pillo, vincitrice del primo turno con 4 punti di vantaggio.

La Di Pillo sarà appoggiata da tutta la leadership Cinque Stelle, pronta a difendere la propria “rocccaforte” (da Ostia, infatti, arrivarono molti dei voti che permisero a Virginia Raggi di diventare sindaca). Spazio dunque giovedì al candidato premier cinquestelle Luigi Di Maio e probabile presenza, il giorno dopo, anche del fondatore del movimento, Beppe Grillo.

Mafia autoctona e importata

Intanto – riporta Ansa – il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti  avverte della presenza di due tipologie distinte di associazioni a delinquere nella Capitale. “A Roma – spiega – c'é una mafia autoctona, forse meno aggressiva, ma comunque definibile come associazione mafiosa, e una di importazione“.