PANAMA PAPERS, SI DIMETTE IL MINISTRO DELL’INDUSTRIA SPAGNOLO

L’onda d’urto dei Panama Papers ha colpito anche la Spagna. Infatti, il ministro dell’Industria spagnolo José Manuel Soria ha annunciato le sue dimissioni dopo che il suo nome è apparso tra i documenti fuoriusciti dallo studio legale panamense Mossack Fonseca che hanno fatto luce sul ricorso ai paradisi fiscali da parte delle élite mondiali. “Ho trasmesso la mia decisione irrevocabile di presentare le mie dimissioni, tenuto conto del danno evidente che questa situazione causa al governo e al Partito popolare”, ha scritto il ministro in un comunicato. Diversi media hanno accusato il ministro di essere legato a società nei paradisi fiscali.

Nel frattempo, in Cina, un avvocato noto per il suo impegno sul fronte dei diritti civili, Ge Yongxi, è stato arrestato dalla polizia per aver diffuso online informazioni sui Panama Papers, nei quali ci sono anche notizie imbarazzanti relative a parenti e associati di alte personalità di Pechino. L’hanno riferito gruppi per i diritti umani e ne dà notizia oggi il Guardian. Ge, conosciuto per aver difeso i leader della chiesa cattolica clandestina e alcuni attivisti politici, è stato prelevato dalla sua casa di Foshan, nella Cina meridionale, nella notte di giovedì da cinque poliziotti in borghese, secondo quanto riferito dagli attivisti.

Il gruppo Difensori dei diritti umani cinesi ha affermato che l’arresto di Ge è collegato a post pubblicati online sui “leader di stato”. Chen Jienxue, legale di Ge, ha detto che lo stesso attivista collega il suo arresto alla pubblicazione sul suo account WeChat di informazioni sui Panama Papers. Le autorità cinesi hanno soffocato ogni notizia imbarazzante sui Panama Papers, in particolare quelle che riguardano persone vicine alla leadership e allo stesso presidente Xi Jinping.