Libia, 27 morti in scontri tra milizie armate a Tripoli

I combattimenti tra la Brigata 444 e Forza Al-Radaa dopo l'arresto, ieri, del comandante della prima Mahmoud Hamza da parte di unità della forza di deterrenza speciale della seconda

Foto di aboodi vesakaran su Unsplash

Le forze di deterrenza “Rada” hanno liberato Mahmoud Hamza, il comandante della Brigata 444, il cui arresto ha scatenato ieri una serie di scontri armati. Lo riporta The Libya Update, mentre The Libya Observer su Twitter scrive che Hamza “è stato consegnato alla (milizia) Stability Support Agency in qualità di forza neutrale”. La speranza degli osservatori è che questo gesto possa tranquillizzare gli animi e riportare un clima di relativa normalità nella parte orientale della capitale, fino a poche ore fa ancora interessato da scontri armati tra forze della Brigata 444 e Rada.

Il bilancio

E’ di 27 persone uccise e oltre 106 feriti il bilancio degli scontri odierni a Tripoli. Lo ha reso noto il servizio ambulanze e di emergenza della capitale libica, come riportato dal The Libya Herald su Twitter. I combattimenti hanno contrapposto la “Brigata 444” alla “Forza Al-Radaa” in diverse aree della periferia orientale di Tripoli, ha riferito una fonte del ministero dell’Interno. Una fonte ospedaliera ha fatto un bilancio iniziale di due morti e più di 30 feriti. “Le tensioni sono iniziate” con l’annuncio dell'”arresto da parte di al-Radaa del leader della Brigata 444″, ha detto la fonte, aggiungendo che “le forze erano ancora mobilitate e l’accesso all’aeroporto di Mitiga era chiuso”. Manul, la missione Onu in Libia, ha affermato in un comunicato di “seguire con preoccupazione” questi eventi e “il loro impatto sui civili”, chiedendo “immediata de-escalation”, “dialogo” e di “preservare i progressi compiuti in termini di sicurezza negli ultimi anni”.

Le tensioni

Tensioni e scontri sono stati segnalati a Tripoli da diversi media, tra cui AddressLibya, a seguito dell’arresto ieri del comandante della Brigata 444, Mahmoud Hamza, all’aeroporto di Mitiga a Tripoli da parte di unità della forza di deterrenza speciale “Rada”. Secondo quanto riportato da AddressLibya, in seguito ad una mobilitazione della Brigata 444, (e dei gruppi armati affiliati al primo ministro del Governo di unità nazionale, Abdul Hamid Dbeibah), per liberare Mahoumd Hamza, nella notte si sono verificati scontri armati con la Rada nella zona di Al Shawk Road vicino al Tripoli Medical Center, in mattinata allargatisi fino a Al Abyar Road. Sempre secondo lo stesso media “a causa della situazione critica della sicurezza, le compagnie aeree hanno trasferito i loro aeromobili dall’aeroporto Mitiga di Tripoli a quello di Misurata“.

L’appello alla calma

Un appello alla calma è stato lanciato dal vice premier del governo di Tripoli, Ramadan Abu Janah che su diversi media ha dichiarato: “facciamo appello a tutte le parti a Tripoli a dare la priorità al linguaggio della ragione e a non ascoltare chi vuole scuotere la stabilità e la sicurezza della capitale”. Secondo il The Libya Observer su Twitter gli sforzi di mediazione per liberare il comandante della Brigata 444 dal carcere della Rada, sono falliti. La Brigata 444, affiliata all’esercito libico nell’Ovest, affiliata al ministero della Difesa, conduce spesso anche attività anticontrabbando nel sud e sulla strada costiera che da Tripoli va verso la Tunisia, mentre la Rada è legata a posizioni del Consiglio presidenziale.

La preoccupazione dell’Unsmil

La Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) “segue con preoccupazione gli incidenti di sicurezza e gli sviluppi a Tripoli da ieri e il loro impatto sulla popolazione civile”. Lo si legge in una nota di Unsmil a proposito degli scontri scoppiati ieri a Tripoli dopo l’arresto del comandante della Brigata 444 all’aeroporto di Tripoli Mitiga ad opera delle forze di deterrenza Rada, ricordando “a tutte le parti coinvolte la loro responsabilità ai sensi del diritto internazionale di proteggere i civili”. “La missione è inoltre preoccupata per il possibile impatto di questi sviluppi sugli sforzi in corso per coltivare un ambiente di sicurezza che favorisca l’avanzamento del processo politico, compresi i preparativi per le elezioni nazionali”. “L’Unsmil chiede un’immediata riduzione dell’escalation e la fine degli scontri armati in corso”. Unsmil “ricorda a tutti gli attori la loro responsabilità di preservare la relativa stabilità prevalente e di creare un ambiente favorevole allo svolgimento di elezioni per soddisfare le aspirazioni del popolo libico”.

Tajani: “Seguiamo con attenzione la situazione”

“Il Governo segue con attenzione la situazione a Tripoli. Ho parlato con la Ministra Najla el Mangoush: la priorità dell’Italia resta la stabilizzazione della Libia, senza violenza né interferenze, e avviare un percorso verso elezioni democratiche”. Lo scrive sul social X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Fonte Ansa