CASO PARMA: SI RITIRA ANCHE MIKE PIAZZA, LA SOCIETA’ FALLISCE

Il Parma è ufficialmente fallito: sono chiusi i termini per le offerte di acquisto, ma nelle ultime 24 ore le uniche due cordate ammesse alla trattativa si erano ritirate. Ora il giudice delegato, Pietro Rogato, incontrerà i curatori fallimentari e comitato dei creditori per la messa in liquidazione della società. Dopo Giuseppe Corrado quindi anche Mike Piazza (ex campione di baseball) ha abbandonato la trattativa per l’acquisizione: i curatori avevano fissato per le 14 di oggi il termine ultimo per la presentazione  concreta per il pagamento dei 22.4 milioni di debiti sportivi che avrebbero consentito alla società di sopravvivere e potersi iscrivere al campionato di serie B. I gialloblu, quindi, dovranno ripartire dai Dilettanti ( serie D), a patto che qualche  finanziatore sia disposto a versare in pochi giorni un milione di euro. I curatori fallimentari intanto, hanno chiesto alla Figc una deroga all’esercizio provvisorio per consentire alla formazione dei Giovanissimi Nazionali di terminare la fase finale del campionato nazionale.

“Con grande tristezza e rammarico – dice il comunicato di Piazza – devo comunicare l’abbandono della trattativa per l’acquisizione del Parma F.C. Comprendo e condivido l’amarezza dei tifosi del Parma per questa decisione. Assieme ai co-investitori nel progetto non abbiamo ritenuto sostenibili gli investimenti necessari per coprire le passività attuali e future di una squadra il cui avviamento è stato fortemente pregiudicato. Desidero ringraziare tutta la città di Parma per il sostegno ricevuto ed i miei colleghi Maurizio Franzone, Gibo Gerali e Bill Holmberg: la loro esperienza ed il loro aiuto in questa vicenda sono stati inestimabili. Infine voglio ringraziare i curatori e tutti quanti hanno profuso, senza risparmio, tempo ed energie per cercare una soluzione positiva alla crisi del Parma”.

“La situazione era difficile prima ed e’ difficile oggi che è l’ultimo giorno. Le difficoltà sono relative ai debiti creati. Oggi si dovrà tirare una linea, e capire se il Parma potrà proseguire nei professionisti o ripartire dalla serie D – ha commentato il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi –  già è stato fatto tanto finendo il campionato, nella maniera in cui e’ stato portato a termine. Però dobbiamo anche sapere che stravolgere delle norme o visione su determinati aspetti, e mi riferisco al debito sportivo che e’ lo scoglio principale per l’acquisizione del Parma, deve inserirsi in un quadro di sistema che preveda il rispetto di altre componenti e di regole che in futuro devono garantire non piu’ altri casi-Parma”.