Mick Mulvaney al posto di Kelly

E'quello di Mick Mulvaney il nome che andrà a rimpiazzare quello di John Kelly come chief of staff della Casa Bianca. Un incarico che assumerà con l'inizio del nuovo anno e che è stato annunciato dallo stesso presidente Trump attraverso la sua pagina Twitter. Una decisione a quanto pare presa nell'arco di qualche ora, più o meno in corrispondenza dei rumors che hanno iniziato a susseguirsi nel pomeriggio di ieri circa l'ex Office of management and budget director, inquadrato come possibile sostituto (a tempo indeterminato) di Kelly che, peraltro, è già salutato da Trump come “un patriota che ha servito il Paese con distinzione”.

Rapporti tesi

Nonostante le parole di commiato più che cordiali, i rapporti fra Trump e Kelly sembravano essere tesi da tempo, con il capo dello staff che, in un'occasione, aveva dovuto fornire chiarimenti perché sospettato di aver utilizzato epiteti poco edificanti nei confronti del presidente. Secondo un funzionario della Casa Bianca, il nome di Mulvaney è stato pensato per mettere ordine in una situazione complessa, tanto che, con lui, si è arrivati al terzo chief of staff in soli due anni. Un ruolo non facile ,stretto fra la morsa delle indagini interne e la pressione delle politiche esterne. Mulvaney è un ex membro dell'amministrazione della Carolina del Sud, oltre che un conservatore repubblicano, ed è stato scelto da Trump circa una settimana dopo l'annuncio di Kelly di lasciare con la fine dell'anno.

Il no di Ayers

Inizialmente, Trump aveva individuato Nick Ayers, capostaff del vicepresidente Mike Pence, come possibile sostituto di Kelly ma l'interessato aveva declinato l'offerta, rifiutando l'impegno biennale. Un rifuto che aveva messo in difficoltà il presidente, che nella candidatura di Ayers aveva fatto affidamento, con conseguente rivisitazione della lista candidati alla ricerca di un nome che potesse rimpiazzare il chief of staff ormai ai slauti. Il nome di Mulvaney era inizialmente tutt'altro che sicuro, poiché apparso più propenso a un ruolo dirigenziale nei dipartimenti del Tesoro e del Commercio, piuttosto che a un impiego alla Casa Bianca. Una mossa a sorpresa dunque, sia da parte di Trump che di Mulvaney che ha accettato l'incarico.