“Aias Desio Inclusive Village” un messaggio di legalità e inclusione

L'intervista di Interris.it al dott. Gaetano Santonocito, presidente di Aias Monza, in merito al nuovo centro di riabilitazione che sorgerà in un bene confiscato alla criminalità organizzata

Le attività dello Sfa (© Aias Monza)

Le terapie di riabilitazione per le persone con disabilità e, di riflesso, anche per i loro familiari caregiver, sono un presupposto fondamentale per la cura e il miglioramento delle condizioni di salute e di ogni aspetto della quotidianità, incentivando nello stesso tempo, il processo di inclusione in ogni sua declinazione.

Legalità e diritto alla salute

A Desio, un comune della provincia di Monza Brianza in Lombardia, grazie all’impegno delle istituzioni per la legalità e all’esperienza decennale di Aias in ambito riabilitativo, Associazione Italiana Assistenza Spastici – sezione di Monza, è sorto “Aias Desio Inclusive Village”, una storia di inclusione inedita che ha il suo seme nella società civile e nella volontà di riscatto sociale delle comunità. Interris.it, su questo argomento, ha intervistato il dottor Gaetano Santonocito, presidente di Aias Monza, presidente del Comitato Regionale Lombardo di Aias, membro di tutti i tavoli di confronto in materia di disabilità e Terzo Settore presso Regione Lombardia, membro del Consiglio Nazionale delle Aias e facente parte dei gruppi di lavoro concernenti le A.p.S. e lo sport all’interno del Forum del Terzo Settore.

Il dottor Gaetano Santonocito (© Christian Cabello)

L’intervista

Presidente Santonocito, come nasce e che obiettivi ha “Aias Desio Inclusive Village”?

“’Aias Desio Inclusive Village’ nasce dall’assegnazione ad Aias Monza, da parte del Comune di Desio, di una grande proprietà immobiliare con un passato legato alla criminalità organizzata ed in seguito confiscata. Grazie alla valorizzazione di questo bene, lo stesso è stato tramutato in un centro specialistico che si pone l’obiettivo di perseguire l’inclusione delle persone con disabilità a 360 gradi. In particolare, sono in corso di allestimento una struttura di riabilitazione, un centro diurno continuo, un servizio di formazione all’autonomia, oltre a un polo sportivo e ricreativo, in cui si praticheranno attività di sport terapia e orto terapia”.

Quali saranno le caratteristiche e le attività principali della nuova sede?

“L’immobile in cui recentemente sono iniziati i lavori è costituito da un fabbricato di oltre 400 metri quadrati con un cortile cementato, un grande terreno agricolo e un capannone. Le attività riabilitative che verranno realizzate sono connotate da numerosi aspetti innovativi: cito, ad esempio, il golf e la musica, che saranno affiancati da diversi laboratori di panetteria, ristorazione, ceramica, taglio e cucito, oltreché ad aule didattiche. Inoltre, lo sport e il suo forte valore inclusivo verranno ulteriormente valorizzati attraverso la costruzione di una tensostruttura dove verranno collocate specifiche attrezzature sportive e una zona golf. La nostra nuova sede sarà al servizio delle comunità del territorio e lancerà quotidianamente un messaggio di legalità e inclusione nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.

Quali sono i vostri auspici per il futuro? In che modo, chi lo desidera, può aiutare la vostra azione di inclusione?

“Nella nuova sede di Desio, che avrà un organico di trenta unità, vogliamo rafforzare il nostro impegno per garantire il diritto alla riabilitazione delle persone con disabilità. Il nostro auspicio è quello di continuare la nostra attività che, da oltre cinquant’anni, garantisce una prospettiva di inclusione e prossimità. Puntiamo, come sempre all’eccellenza, ovvero al presupposto fondamentale che permette una migliore qualità della vita alle persone che si rivolgono a noi”.