Coppa Italia, Mertens ferma l’Inter e manda il Napoli in finale

Una rete del belga rende vano il vantaggio di Eriksen: partenopei alla finalissima contro la Juventus, in virtù dell'1-0 del Meazza

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Sarri contro i suo passato nella finale di Coppa Italia. Perché è il Napoli a raggiungere la Juventus nell’ultimo atto dell’Olimpico. Al San Paolo, il ritorno di Coppa Italia contro l’Inter finisce 1-1 e sorride Gattuso che gode per l’1-0 del Meazza. L’Inter va avanti dopo una manciata di minuti con Eriksen, sul finire della prima frazione pareggia i conti Mertens dopo un chirurgico contropiede.

Gli schieramenti

Così al via: Napoli senza Fabian Ruiz, fermato da un problema muscolare. Gioca Elmas. Nell’Inter Eriksen dal 1′, a sinistra Young. Davanti la solita coppia Lautaro-Lukaku. Gattuso si affida ad un 4-3-3 con Ospina tra i pali, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj sulla linea dei quattro di difesa, Elmas, Demme e Zielinski in mezzo, l’ex Politano, Mertens e Insigne in prima linea. E’ un 3-5-2 rivisto quello di Conte che in realtà lo modifica per fare posto a Eriksen alle spalle di Lukaku e Lautaro. Dietro, nei tre, Skriniar, De Vrij e Bastoni davanti ad Handanovic, quindi Candeva e Young sugli esterni di centrocampo, Brozovic e  Barella in mezzo. Arbitra Rocchi. Un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del Covid 19 e ringraziare il personale medico e paramedico del Cotugno di Napoli, con Gattuso che al termine del minuto lancia un bacio al cielo in ricordo della sorella Francesca recentemente scomparsa.

Inter avanti

Subito Inter. I nerazzurri debbono rimontare l’ 1-0 maturato a San Siro e partono subito forte. Neppure il tempo di iniziare che i nerazzurri ristabiliscono la parità. Angolo di Eriksen, palla tagliata, sfiora di lorenzo, Ospina non è esente da colpe e si fa ingannare per l’1-0 dei nerazzurri. E adesso è un’altra partita perché si riprende in perfetta parità, ma con i nerazzurri che pressano alti a togliere l’iniziativa all’avversario. Gioca bene sugli esterni la formazione di Conte, brava ad allargare il gioco, Napoli colpito a freddo che fa fatica a riprendersi. Candreva si accentra ma spara alto, ma l’iniziativa è buona. Parte sempre da dietro la manovra nerazzurra, provando a far uscire il Napoli, giro palla immenso, ma qualche errore in fase di ripartenza. Politano va a pressare Handanovic in fase di disimpegno dopo un retropassaggio sanguinoso di Bastoni e crea un brivido in area nerazzurra. Si scuote il Napoli, Mertens si libera bene poi sbaglia la conclusione. Partita aperta con l’Inter che continua a pressare alto e Napoli impossibilitato a ragionare. Doppio cambio di gioco dell’Inter e chiusura di Lukaku di testa che finisce fuori, ma i nerazzurri stanno decisamente meglio in campo. Young ha campo sulla sinistra e lo sfrutta, va via nell’uno contro uno, la mette in mezzo per la testa di Lukaku, Ospina è reattivo e chiude. Soffrono Hysaj e Di Lorenzo le folate di Young e Candreva, poi l’inglese rischia il secondo giallo per un fallo su Politano che Rocchi perdona.

Mertens, contropiede letale

La palla del 2-0 capita ancora sui piedi dell’attivissimo Candreva, ma Ospina si supera ancora una volta e con una mano salva la porta azzurra. L’Inter gioca meglio, ma l’atteggiamento non piace a Conte che richiama ripetutamente i suoi che si distraggono con troppa facilità. Come sul rinvio lungo di Ospina che pesca Insigne che va all’uno contro uno con Eriksen e mette in mezzo per Mertens che arriva a rimorchio e di destro non sbaglia: 1-1. Bellissimo e chirurgico contropiede del Napoli, ma che distrazione l’Inter che in vantaggio prende un clamoroso contropiede in trasferta. E adesso Napoli nuovamente qualificato. Per Dries Mertens è il 112esimo gol con la maglia del Napoli, un record.

Ritorno azzurro

Cresce il Napoli nella ripresa con l’Inter che accusa, prevedibilmente, la stanchezza. Gli azzurri spingono meglio, forti adesso dell’inerzia della partita che vale la finale. Insigne attacca la profondità, in area incrocia bene e palla che muore ad un nulla dal palo alla destra di Handanovic. Prende fiducia la squadra di Gattuso che sfrutta al meglio gli spazi lasciati da un’Inter più scollata nei reparti rispetto alla prima frazione, trascinata da un Insigne che si mette al servizio della squadra, come Mertens che arretra al momento opportuno a fare filtro. Nel Napoli, mentre l’Inter non pressa più come vorrebbe Conte e il Napoi ha tutta la possibilità di ragionare e impostare. Koulibaly dietro è il solito gigante e da quelle parti non si parte. Doppio cambio per Gattuso con Callejon e Fabian Riìuiz al posto di Politano ed Elmas. Obiettivo chiaro, mettere in campo chi sa come tenere il pallone e gestire il finale di partita.

Assalto vano

Conte capisce che è il momento di rivedere qualcosa e cambia gli esterni cercando di dare nuovo impulso alla manovra nerazzurra. Dentro Moses e Biraghi per Candreva e Young, poi dentro anche Sanchez al posto di Lautaro quando da giocare ci sono ancora venti minuti, mentre Gattuso richiama Mertens e inserisce Milik. L’Inter riprende a spingere perché non ha più nulla da perdere. Sanchez incrocia di poco fuori, poi Ospina di pugno salva su una bordata di Eriksen su punizione. Napoli bravo in controgioco. Azione da urlo dell’Inter, tre tocchi tra Lukaku, Biraghi, Sanchez e tacco per Eriksen, gran botta, salva Ospina. Gattuso rafforza gli ormeggi: dentro Allan e Younes per Zielinski e Insigne. E ultimi due cambi anche per Conte che richiama Eriksen e De Vrji per inserire Sensi e Ranocchia. Cinque di recupero con l’Inter a spingere ventre a terra, ma Napoli compatto. Difficile trovare spazi per l’Inter che ci prova fino all’ultimo respiro. Ma succede nulla, finisce 1-1 e il Napoli si prende la finale di mercoledì sera