Il cibo non è una merce, ma un diritto da garantire a tutti

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Il 16 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione, per ricordare l’anniversario della fondazione della FAO. Il tema sacelto per l’edizione 2023 è “L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare nessuno indietro”. Un ricorrenza molto importante, che sottolinea con forza l’importanza che tutte le persone abbiano un’adeguata alimentazione. Purtroppo, questo non accade: tre quarti della popolazione mondiale non ha accesso al cibo. Senza cibo, come senza acqua, non c’è vita. Il paradosso è che una piccola parte dell’umanità ha un surplus di cibo e acqua. Questo crea una disparità enorme e una non redistribuzione dei beni, dello stesso cibo, che sarebbe fondamentale. Il buon Dio ha creato un pianeta meraviglioso, ricco di risorse e fertile, capace di produrre cibo per tutta l’umanità: deve essere distribuito equamente e a tutti deve essere data la possibilità di produrre il cibo, con un’agricoltura di base che possa garantire il sostentamento del loro Paese.

Purtroppo, oggi, vediamo con i nostri occhi una netta divisioni: c’è chi si ammala perché mangia troppo e c’è chi muore di fame. E’ necessario un cambio di tendenza, è necessario ritornare al passato, a una vita più sobria, anche parlando dei consumi energetici, per far sì che questa speraquzione di risorse – come ha detto bene Papa Francesco prima nella Laudato si’ e poi nella Laudate Deum – venga rimodellata e sanata, una disuguaglianza che provoca focolai di guerre in tutto il mondo. Una violenza perpetrata anche contro Madre Terra.

Come Comunità Papa Giovanni XXIII, da più di venti anni portiamo avanti l’iniziativa “Un Pasto al giorno” per gridare a tutti che è fondamentale uno o due pasti al giorno ad ogni creatura, soprattutto ai bambini. Quest’anno abbiamo scelto un progetto che aiuterà 500 bambini del Turkana, grazie anche all’impegno di molti benefattori, per garantire loro due pasti al giorno. Inoltre, stiamo costruendo dei pozzi perché l’acqua che avevano era inquinata, garantiremo l’istruzione grazie alla formazione di insegnanti.

La FAO in occasione della giornata dell’alimentazione dello scorso anno ha affermato che il “cibo non è una merce ma un diritto per tutti“. Per far sì che questa affermazione diventi realtà è necessario che tutti i Paesi siano in grado di mettere in atto una produzione di base, questo si può fare attraverso una rivalorizzazione della terra, ritornare alla natura. Bisogna garantire il lavoro in ogni Paese e in ongi società. Ogni popolo ama la sua terra, ma quest’ultima deve diventare feconda, che dà la possibilità di vivere. Un discorso che vale anche per l’acqua che sarà la grande risorsa del futuro che va garantita a tutti.