Spirito di Assisi, il 27 Febbraio la preghiera è per i profughi di tutto il mondo

Torna l’appuntamento mensile del 27 in ricordo dell’incontro interreligioso per la pace del 1986: questo mese si prega per i profughi

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Mons. Domenico Sorrentino, vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino

Saranno i profughi di tutto il mondo al centro della preghiera interreligiosa per la pace del prossimo 27 febbraio.

L’appuntamento è promosso dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”. La preghiera si ripete con cadenza mensile, in ricordo dello storico incontro per la pace del 1986, voluto da San Giovanni Paolo II.

Il messaggio di Febbraio

Nel suo messaggio il vescovo invita a rivolgersi “all’unico Dio pensando ai profughi che fuggono da guerre, violenze e miseria e non ricevono adeguata accoglienza e riconoscimento. Il pensiero va ai fratelli e alle sorelle che sono costretti al freddo e a sofferenze immani nelle montagne dei Balcani e che talvolta sono persino respinti con la violenza. Con loro ricordiamo quanti sono sottoposti alla stessa sorte nella frontiera tra Messico e Stati Uniti, in quella tra Myanmar e Bangladesh o Thailandia e moltissimi altri. Che Dio converta i cuori di coloro che nella comunità internazionale hanno il potere di trasformare il rifiuto in accoglienza e rispetto. Vi invito inoltre, a ricordarvi davanti a Dio, della situazione drammatica del Myanmar (ex Birmania) di cui riusciamo ad avere solo scarne notizie. A quello che ci è dato di capire – sottolinea monsignor Sorrentino – il netto dissenso nei confronti degli autori del colpo di Stato è diffuso in gran parte della popolazione di quel Paese e rischia di degenerare in un bagno di sangue come è già avvenuto recentemente nel 1998 e nel 2007. Il Dio della misericordia preservi gli abitanti di quella terra da una tale prova e ricomponga il conflitto che si è aperto verso la pace che è garanzia di bene per tutti. Ciascuno con la propria comunità di appartenenza, in famiglia o personalmente e secondo le modalità che riterrà più idonee – conclude il vescovo – sabato 27 potrà farsi eco di quella invocazione di pace che ormai 35 anni fa si levò da Assisi”.

Come di consueto non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 febbraio.