BARI: IL DIALOGO CON IL MEDIORENTE NEL PRIMO SUMMIT INTERCRISTIANO

E’ iniziato oggi il Colloquio internazionale “Cristiani in Medio Oriente: quale futuro?”, che vede per la prima volta insieme tutte le Chiese d’Oriente, rappresentate al massimo livello, in un incontro voluto dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’Arcidiocesi di Bari -Bitonto, con l’obiettivo di “colmare un vuoto di pensiero, di ascolto e di azione”. E’ il primo summit intercristiano, e non è casuale la scelta di Bari, il cui patrono è San Nicola, il santo del Medio Oriente, così da offrire alla città una vocazione ecumenica.

Arcivecovi, Patriarchi e responsabili cattolici e ortodossi, provenienti da Paesi come la Siria, discuteranno sul futuro dei cristiani in Medio Oriente e mostreranno i problemi delle loro comunità, dalle guerre in corso, alle recenti stragi del mare: saranno ascoltati da autorità di Stato e di governo, dal ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, al segretario per le Relazioni con gli Stati della Santa Sede, Paul Richard Gallagher, e ai rappresentanti di Francia, Germania, Russia, Gran Bretagna, Grecia, Cipro e Stati Uniti.  Parteciperanno anche il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, il vescovo Brian Farrell, segretario del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani,  mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia.

Se vogliamo dire una parola, stimolare questa Europa sonnolenta verso i problemi mediorientali, credo che sia importante la voce dei patriarchi, dei responsabili delle comunità cristiane, che stanno sperimentando dolorosamente una sorta di persecuzione attorno alla quale, come dice Papa Francesco, perdura ‘una congiura del silenzio” ha detto mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, ha voluto presentare l’evento.

“Il Medio Oriente vive questa tragedia nel sostanziale silenzio della comunità internazionale. Ogni tanto arrivano delle proposte di risoluzione dei conflitti ma restano inascoltate. Allora durante il Natale scorso, quando l’escalation dei fatti in medioriente aumentava è nata l’idea di riunire attorno ad un tavolo tutta la cristianità – ha spiegato invece  Roberto Zuccolini rappresentante della comunità di Sant’Egidio durante la presentazione dell’incontro – Il problema è che è in gioco la sopravvivenza delle comunità cristiane, difatti i migranti che arrivano sulle nostre coste scappano dalle guerre.”