Siracusa, maxi rissa tra bande nell’isola di Ortigia: coinvolti dei minorenni

Sempre a Ortigia è stato rivenuto in un appartamento il cadavere di una donna. Ignote al momento le cause della morte

Una rissa tra ragazzi (immagine di repertorio)

Brutto episodio di violenza tra bande nel centro di una città. I carabinieri hanno posto agli arresti domiciliari cinque persone che ieri avrebbero dato vita ad una maxi rissa nell’isola di Ortigia a Siracusa; denunciato anche un minorenne.

La maxi rissa a Ortigia

Ortigia (l’Ottiggia o u scogghiu in dialetto siracusano) è il toponimo dell’isola che costituisce la parte più antica della città di Siracusa. Fortemente attrattiva, con una storia importante e dei monumenti che anche l’UNESCO ha definito “unici”, Ortigia conta molto su questi fattori per essere una meta turistica affermata dentro e fuori dai confini nazionali.

Secondo quanto ricostruito dai militari riportati da Ansa, i due gruppi si sarebbero affrontati armati di mazze rudimentali che sono state sequestrate per vicende legate anche alla gestione di attività commerciali nel centro storico. Nello specifico, nella zona tra il Tempio di Apollo e piazza Pancali. Sono stati alcuni passanti che si sono ritrovati spettatori inconsapevoli della scena ad avvisare le forze dell’ordine.

Nel corso della zuffa sono state danneggiate alcune auto in sosta, di proprietà dei protagonisti della rissa che si sono procurati diverse ferite. I 5 maggiorenni sono stati sottoposti ai domiciliari mentre il minorenne è stato denunciato ed affidato ai genitori.

Rinvenuto il cadavere di una donna

Sempre ieri a Ortigia è stato rivenuto in un appartamento anche il cadavere di una donna. I carabinieri hanno avviato le indagini per svelare le cause del decesso, che, per il momento, restano del tutte ignote. La vittima sarebbe una donna straniera di 56 anni. Lo riporta il Giornale di Sicilia.

Il medico legale compirà degli accertamenti sulla salma per verificare se sul corpo ci sono lesioni causate da arma da fuoco o da coltello, mentre i carabinieri sono impegnati nei controlli nell’appartamento allo scopo di accertare se vi sono segni di effrazione. Sono state interrogate alcune persone, tra parenti e amici della vittima, frattanto la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta.