Iran celebra il 44esimo anniversario della Rivoluzione islamica. Raisi: Proteste organizzate dai nostri nemici”

Hacker dissidenti iraniani hanno interrotto per un minuto un discorso televisivo del presidente Ebrahim Raisi, che stava parlando a un raduno per celebrare il 44esimo anniversario della Rivoluzione islamica

Iran
Ebrahim Raisi, Presidente dell'Iran

Decine di migliaia di iraniani si sono riversati questa mattina nel centro di Teheran e nelle principali città del paese per celebrare il 44esimo anniversario della Rivoluzione islamica.

Iran celebra il 44esimo anniversario della Rivoluzione islamica

In piazza Azadi, molti i ritratti del leader supremo Ayatollah Ali Khamenei, fondatore della Repubblica islamica, ma anche dell’Ayatollah Ruhollah Khomeini, nonché del popolare generale Qassem Soleimani, ucciso in un raid dell’esercito americano nel gennaio 2020 a Baghdad.

“Abbasso gli Stati Uniti”, “Abbasso Israele”, “Abbasso il Regno Unito”, alcuni dei principali slogan urlati in piazza, attorno alla quale sono stati schierati missili Sejjil e 136 droni Shahed prodotti dall’Iran.

“Le proteste antisistema nel Paese, iniziate circa cinque mesi fa, non sono altro che un complotto dei nemici” dell’Iran, “quindi chi si lascia ingannare da loro e continua a scrivere o parlare contro il sistema è sulla stessa lunghezza d’onda dei nemici”. Lo ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi, al raduno. “Il nemico sta commettendo un grosso errore, poiché la sicurezza della regione e del Golfo Persico sarà risolta solo quando gli Stati Uniti e gli estranei porranno fine alla loro presenza” nell’area, ha aggiunto.

Le celebrazioni giungono a quasi cinque mesi dall’inizio del movimento di protesta provocato dalla morte di Mahsa Amini, la 22enne curdo-iraniana deceduta dopo il suo arresto per non aver indossato in modo corretto il velo islamico.

Raisi: “Proteste organizzate dai nostri nemici”

“Le proteste antisistema nel Paese, iniziate circa cinque mesi fa, non sono altro che un complotto dei nemici” dell’Iran, “quindi chi si lascia ingannare da loro e continua a scrivere o parlare contro il sistema è sulla stessa lunghezza d’onda dei nemici”. Lo ha detto oggi il presidente iraniano Ebrahim Raisi, al raduno tenutosi in occasione del 44° anniversario della rivoluzione islamica. “Il nemico sta commettendo un grosso errore, poiché la sicurezza della regione e del Golfo Persico sarà risolta solo quando gli Stati Uniti e gli estranei porranno fine alla loro presenza” nell’area, ha aggiunto.

Hacker interrompono discorso televisivo di Raisi

Hacker dissidenti iraniani hanno interrotto per un minuto un discorso televisivo del presidente Ebrahim Raisi, che stava parlando a un raduno per celebrare il 44esimo anniversario della Rivoluzione islamica.

Gli hacker di Edalat Ali (Giustizia), che hanno già violato la TV iraniana e i sistemi informatici di alcune organizzazioni statali, inclusa la prigione di Evin, divulgando una serie di documenti, hanno fatto apparire il loro logo sullo schermo televisivo, cantando “morte alla Repubblica islamica». Le proteste anti-sistema degli iraniani all’interno e all’esterno del paese sono iniziate il 16 settembre, dopo la morte di Mahsa Amini in custodia per “hijab improprio”. Gli attivisti per i diritti umani affermano che in Iran sono stati uccisi almeno 528 manifestanti, tra cui 71 bambini, e che circa 19.763 dimostranti sono stati arrestati.

Fonte: Ansa