Maltempo: cabine e panchine trascinate in mare a Livorno

Onde di 5 metri ed un forte libeccio hanno spazzato il lungomare della città. Il maltempo non da tregua a tutta l'Italia.

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Circa cinquanta cabine di legno distrutte e finite in mare. Quasi il 30% delle porte delle cabine di fronte alla spiaggia danneggiate, divelte varie strutture. Sfondati anche gli uffici davanti alla terrazza solarium, divelte le panchine in acciaio davanti ai bagni Pancaldi. Così, col maltempo, un vento di libeccio e onde di 5 metri hanno sferzato nelle ore scorse il lungomare di Livorno, imponendo ieri la chiusura al traffico dei viali a mare. Ha lasciato una desolante scia di devastazione sui Bagni Pancaldi, uno degli storici stabilimenti balneari della città accanto alla Terrazza Mascagni.

Costa, aiutare i Comuni su dissesto idrogeologico

Sul maltempo c’è il tema del “dissesto idrogeologico che forse è l’elemento principale per intervenire non quando il danno è cagionato, ma per intervenire preventivamente. Noi già abbiamo oltre 7 miliardi di euro depositati al ministero dell’Ambiente, con il Recovery plan abbiamo immaginato di avere anche altre risorse. Abbiamo accelerato, con la norma sulla semplificazione e con la prossima norma del collegato ambientale, la progettazione esecutiva” di interventi “perché la fanno i Comuni, la Regione la valida, il Ministero la finanza. Quindi se i soldi ci sono e i progetti non si fanno, bisogna aiutare i Comuni a farli”.
Lo ha detto il ministro dell’ambiente, Sergio Costa, al Festival dell’Economia Civile in corso a Firenze. “Io ho messo a disposizione dei Comuni che hanno maggiori difficoltà – ha aggiunto Costa – la struttura in house del ministero dell’Ambiente che è Sogesid, una società di ingegneria progettuale ambientale, per dire ‘vi aiutiamo e vi aiutiamo anche gratis’. Questo mi sembra un modo per non lamentare i morti o i danni ma per prevenirli, sapendo che purtroppo di eventi calamitosi ce ne saranno ancora”.
Danni ingenti in Toscana a causa del maltempo

“Mai visti danni del genere, nemmeno dalla mareggiata del ’77 – dice incredulo Giorgio Bonaventura, decano dei balneari livornesi e proprietario dello stabilimento Pancaldi Acquaviva -. Ancora non possiamo quantificare con precisione i danni perché ancora parte dello stabilimento è sotto l’acqua, ma siamo nell’ordine dei 3-400mila euro. Una stagione che è cominciata lacrime e sangue, che non pensavamo finisse ancora peggio. Non ci resta che bisogna rimboccarsi le maniche e ripartire. È venuto a trovarci anche il sindaco Luca Salvetti e ci ha detto che per quanto è nelle sue possibilità cercherà di darci una mano a ripartire”. 

Forti piogge e neve nel Lazio, non accadeva da anni

La neve in questo periodo nel Lazio non si ricordava forse da decenni. La notte scorsa è caduta in diverse zone montane che sono state coperte da una leggera coltre di appena qualche centimetro. Fiocchi intorno ai 1800-2000 metri in provincia di Frosinone. Il tutto con brusco calo delle temperature. Il termometro è sceso a livelli invernali. Forti piogge e temporali hanno accompagnato le ultime ore di maltempo.