Malore per N’Dicka, la Roma rassicura: “Evan sta meglio”

Escluso l’infarto, il calciatore resta in osservazione in ospedale. Dal campo: l’Inter frena, fa 2-2 sul Cagliari, ma lo scudetto è ormai ad un passo

As Roma N'Dicka
Foto © Andrea Rigano/Image Sport

La domenica della paura che lascia per una sera da parte il pallone. Dramma sfiorato ad Udine al minuto 73 quando il centrale difensivo della Roma Evan N’Dicka si è accasciato al suolo. Immediati i soccorsi chiesti subito dall’arbitro Pairetto. Sono stati minuti concitati, con gli occhi di paura dei calciatori di Roma e Udinese. Le facce sconvolte dei calciatori hanno fatto capire da subito che si trattava di una cosa grave. Sono intervenuti i sanitari e hanno portato N’Dicka in barella negli spogliatoi dove è stato subito sottoposto ad un elettrocardiogramma che ha richiesto il ricovero immediato in ospedale. De Rossi, preoccupato, ha chiesto a Pairetto di entrare negli spogliatoi per sincerarsi delle condizioni del suo calciatore. La Roma, traumatizzata da quanto accaduto in campo, non se l’è sentita di continuare, Pairetto ha parlato anche con l’Udinese e insieme deciso di sospendere la partita. Udinese-Roma sarà ripresa a data da destinarsi, dal minuto in cui è stata interrotta, ovvero il 73esimo sul punteggio di 1-1. E al momento in cui i tifosi, attraverso lo speaker dello stadio e le parole due capitani, l’intero stadio si è lasciato andare ad un applauso di vicinanza al calciatore.

Sospiro di sollievo

L’intero staff giallorosso si è recato all’esterno dell’ospedale Santa Maria della Misericordia dove N’Dicka è stato trasportato per accertamenti e per capire quello che realmente accaduto. Controlli andati oltre gli esami al cuore. Dopo gli accertamenti cardiologici, i medici hanno escluso si sia trattato di un infarto. La Ceo Lina Souloukou è entrata all’interno del pronto soccorso insieme al tecnico Daniele De Rossi e al capitano Lorenzo Pellegrini. Hanno parlato con i medici e con lo stesso calciatore che ha rassicurato tutti. Come detto, l’elettrocardiogramma svolto in ospedale, ha escluso l’infarto e proprio per questo continuano gli accertamenti per scoprire la natura. Probabile che N’Dicka abbia subito alcuni colpi violenti durante la partita, per questo i medici vogliono capire se c’è correlazione tra il malore e l’evento traumatico, probabilmente un contatto con Lucca. In quel momento l’ivoriano è andato a terra e si è toccato il petto. Poi La Ceo, De Rossi e Pellegrini hanno parlato con la squadra e hanno tranquillizzato l’intero staff giallorosso. N’Dicka rimarrà in osservazione in ospedale, mentre la squadra, passata la grande paura, ha deciso di tornare a Roma in nottata con un charter da Trieste con i calciatori dell’Udinese rimasta accanto a quelli della Roma fintanto dal pronto soccorso non sono uscite fuori notizie rassicuranti. Rimane la grande paura, ma anche la solidarietà e l’umanità dimostrata dai calciatori e dal pubblico friulano, oltre che all’arbitro Pairetto per l’impeccabile gestione della situazione.

Inter frena, ma lo scudetto è ad un passo

Una giornata surreale, ma che ha visto anche il calcio giocato in questa 32esima giornata che avvicina l’Inter alla conquista del ventesimo scudetto, nonostante la frenata nerazzurra in casa contro il Cagliari. A San Siro è finita 2-2, una partita intensissima: vantaggio Thuram, nella ripresa il pari di Shomurodov e nuovo sorpasso nerazzurro su calcio di rigore trasformato da Calhanoglu. Il Cagliari è vivo e ci crede e su una dormita della difesa nerazzurra, il pari di Viola che fa sorridere il Cagliari che si porta a quota 31 a +4 dalla zona calda, e addirittura in pieno recupero Sommer chiude su l’imbucata di Viola che avrebbe premiato il Cagliari. Finisce 2-2, con l’Inter salda sempre al comando, ma non cambia il vantaggio sul Milan che resta di 14 punti a sei dalla fine. Per conquistare il titolo nel prossimo turno, l’Inter deve fare suo il derby contro il Milan, altrimenti festa rimandata alla sfida interna del 28 aprile contro il Torino.

Nelle altre partite, il Milan in rimonta trova il pari (3-3) a Reggio Emilia contro il Sassuolo e di fatto dà il via libera ai cugini verso lo scudetto. I rossoneri mantengono dal canto loro, il vantaggio di sei punti sulla Juve, bloccata sabato nel derby col Toro, mentre alle loro spalle il Bologna rimane quarto a +4 sulla Roma che però deve portare a referto la partita di udine, come detto sospesa sull’1-1 (gol di Pereyra e Lukaku), rinviata a data da destinarsi: sono da giocare 17 minuti più recupero. Perde terreno il Napoli che al Maradona non va oltre il 2-2 contro il Frosinone che conquista un punto prezioso in chiave salvezza dove la situazione è ancora nebulosa e sarà decisa nelle prossime giornate.