Iraq, il patriarca Sako ha lasciato Baghdad

Il patriarca di Babilonia dei Caldei si sposta a Istanbul a seguito del disconoscimento del decreto che lo riconosceva "capo della Chiesa e custode delle sue proprietà"

Louis Raphael I Sako

Il patriarca di Babilonia dei Caldei, il cardinal Louis Raphael I Sako, ha annunciato la decisione di “ritirarsi dalla sede patriarcale a Baghdad e andare dove sono attualmente a Istanbul, in una chiesa, una missione, in uno dei monasteri del Kurdistan iracheno”. La dichiarazione è contenuta in una nota ufficiale inviata alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, oltre che pubblicata in lingua araba sul sito ufficiale del Patriarcato caldeo. Una decisione estremamente importante, arrivata a seguito di “tutti gli eventi fatali” e della “campagna deliberata e umiliante” perpetrata, secondo il patriarca, contro la sua persona da parte del presidente dell’Iraq, Abdul Latif Rashid. Il quale, nei giorni scorsi, ha disposto la cancellazione del Decreto 147, tramite il quale si riconosceva al patriarca caldeo il rango di “capo della Chiesa e custode delle sue proprietà”.

Il pericolo per la comunità cristiana

Secondo Sako, la decisione del presidente iracheno “non ha precedenti nella storia dell’Iraq”. Il decreto in questione era stato promulgato da Jalal Talabani durante il suo mandato ma, secondo quanto motivato dall’attuale capo di Stato, sarebbe privo di base costituzionale o legale. Il patriarca ha parlato di atto “contro la comunità cristiana, che ha sofferto molto”, riferendosi a quanto accaduto a seguito delle violenze perpetrate dai jihadisti del sedicente Stato islamico negli anni scorsi, soprattutto nella Piana di Ninive. Anche per questo Sako ha definito la decisione come un potenziale “pericolo senza precedenti” per la comunità cristiana irachena.