Lifeline salva 101 migranti: “La guardia costiera libica ci minacciava”

Èavvenuto nella serata di ieri. Mentre tutt'intorno calava la notte, la nave Eleonore di LifeLine ha soccorso 101 migranti che stavano affondando a 43 miglia da Al-Khoms. Il gommone non è stato in grado di contenere così tante persone e, così, ha imbaracato acqua. Ad aiutare nelle operazioni di soccorso è intervenuta anche la nave mare Jonio, come rende noto, sul profilo Twitter, la Ong Mediterranea Saving Humans:

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La minaccia libica

Sul profilo Twitter di Alarm Phone si riporta, inoltre, che durante le operazioni di salvataggio, una motovedetta della “cosidetta guardia costiera libica” si è avvicinata al gommone, terrorizzando i naufraghi. In un secondo momento, si è allontanata e le persone sono state tratte in salvo:

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Operazione disciplinata

Le operazioni sono state condotte in maniera ordinata, come ha sottolineato il team di LifeLine. Tutte le fasi sono documentate sul profilo Twitter di Lifeline, dalla distribuzione “disciplinata” dei giubotti di salvataggio sino al ringraziamento ai migranti da parte del direttore Gerald per aver mantenuto la calma durante l'operazione:

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La Ong ha comunicato che la nave Eleonore sta facendo rotta verso nord alla ricerca di un porto sicuro per consentire lo sbarco dei naufraghi. 

Salvini vieta l'ingresso

Intanto, il ministro dell'Interno uscente, Matteo Salvini, ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane. Il provvedimento è già stato trasmesso ai ministri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti.

La Giornata del Migrante Ignoto

Si è sventata, così, l'ennesima tragedia che vede il Mar Mediterraneo assumere sempre più i contorni di un “cimitero” a cielo aperto: “Solo nei primi 4 mesi del 2019osserva don Aldo Buonaiuto, sacerdote dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII – sono morte 422 persone, più di tre al giorno. Dal 2014 a oggi, non abbiamo ancora imparato nulla. E soprattutto queste sono soltanto le vittime accertate. Di tutte le altre non possiamo neppure stabilire un ordine di grandezza. Sappiamo soltanto che per un migrante al quale possiamo per lo meno dare sepoltura, ce ne sono almeno dieci di cui nessuno rivendicherà il corpo. Dispersi senza neanche una tomba su cui deporre un fiore”. È per scongiurare la dimenticanza di tanti volti il cui destino sembra l'oblio, che don Aldo Buonaiuto ha fatto un appello all'Onu, all0Europa, alla Santa Sede e al Governo Italiano, che da anni cooperano sul fronte dell’accoglienza, affinchè venga istituita una Giornata del Migrante Ignoto: “Il Mar Mediterraneo è diventato un Olocausto odierno. Per istituire la Giornata della Memoria per le vittime di quel genocidio ci sono voluti 60 anni, non aspettiamo altrettanto per quello che stiamo vivendo oggi. Ciò costituirebbe la testimonianza collettiva di una necessaria mobilitazione dei popoli e delle coscienze di fronte ad un'emergenza divenuta ormai contingenza quotidiana. Nessuno può fingere di non sapere che suo fratello svanisce nelle fauci della disperazione”.

Per firmare la petizione, clicca qui www.change.org