Naufragio a Lesbo, Unhcr alla Ue: “Attuare Patto sui migranti”

Tragedia sulle coste dell'isola greca di Lesbo dove un gommone carico di migrati si è incagliato tra gli scogli a causa del il maltempo. Unhcr: "Le continue e tragiche perdite di vite umane nel Mediterraneo evidenziano l'urgente necessità di solidarietà e sicurezza al centro dell'azione dell'Ue lungo le rotte migratorie"

Foto di Cash Macanaya su Unsplash

Ancora un naufragio nel Mediterraneo. La Guardia costiera greca ha recuperato i corpi di due migranti nei pressi della costa dell’isola di Lesbo e tratto in salvo 18 persone. I migranti viaggiavano su un gommone partito dalla costa turca che si è incagliato sulle coste rocciose spinto dai forti venti.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), invita il Belgio e l’Ungheria – che hanno la presidenza dell’Unione Europea (Ue) del 2024 – a finalizzare il Patto sulla migrazione e l’asilo

Migranti: naufragio vicino isola di Lesbo in Grecia, 2 morti

La Guardia costiera greca ha tratto in salvo 18 migranti e recuperato i corpi di due persone, una donna e un uomo, nei pressi della costa dell’isola di Lesbo, come riportato da Kathimerini. Secondo le prime informazioni, i migranti viaggiavano su un gommone partito dalla vicina costa turca, che si è incagliato sulle coste rocciose della spiaggia di Agios Georgios, nella parte orientale di Lesbo, intorno alle 3:00, ora locale, spinto dai forti venti che soffiavano sull’Egeo. In base ai racconti delle persone a bordo, sull’imbarcazione viaggiavano circa 36 persone e alcune si sono gettate in mare. Le operazioni di ricerca degli altri migranti sono in corso sull’isola. A causa del divieto di navigazione imposto per il maltempo, le motovedette della Guardia costiera non possono effettuare ricerche in mare.

Unhcr all’Ue, attuare Patto sui migranti proteggendo l’asilo

“L’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, invita il Belgio e l’Ungheria a sfruttare le loro presidenze dell’Unione Europea (Ue) del 2024 come un’opportunità per finalizzare il Patto sulla migrazione e l’asilo e per garantire la corretta attuazione di riforme sensibili alla protezione che rispettino e proteggano il diritto di chiedere asilo nell’Ue”. Lo si legge in un comunicato. “L’Unhcr spera che questo Patto sia un passo nella giusta direzione per fare proprio questo e quindi esorta le presidenze dell’Ue a mobilitare la volontà politica necessaria mentre il Patto entra nella sua fase finale cruciale e sollecita tutti gli Stati membri ad agire con coraggio nell’interesse dei rifugiati”, ha dichiarato Gonzalo Vargas Llosa, rappresentante dell’Unhcr per gli affari dell’Ue.

“Il Patto, se attuato con sufficienti garanzie, rappresenta un’opportunità per garantire un approccio globale, ben gestito e prevedibile all’asilo e alla migrazione nell’Ue: pratiche pericolose, come la negazione dell’accesso al territorio e i respingimenti, non possono continuare”, prosegue l’agenzia delle Nazioni Unite. “Le continue e tragiche perdite di vite umane nel Mediterraneo evidenziano l’urgente necessità di solidarietà e sicurezza al centro dell’azione dell’Ue lungo le rotte migratorie. Solo nel 2023, più di 2.700 persone hanno perso la vita durante viaggi pericolosi, nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. L’Unhcr chiede da tempo una condivisione delle responsabilità in tutto il blocco con gli Stati membri dell’Ue in cui arriva la maggior parte dei richiedenti asilo, nonché una ricerca e un salvataggio tempestivi e uno sbarco rapido che aiutino a prevenire ulteriori perdite di vite umane per le persone che arrivano via mare”.