Leoluca Orlando attacca l’Ue: “Li denuncio per genocidio”

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“L’Europa è responsabile di un vero e proprio genocidio”, poiché promotrice di un sistema di gestione dell’immigrazione “criminogeno”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ai microfoni di SkyTg24, a cui ha rilasciato un’intervista nella quale critica aspramente le politiche dell’Unione in merito all’emergenza migranti, schierandosi apertamente contro Bruxelles e annunciando che presenterà“una denuncia alla Procura della Repubblica di Palermo rivolta agli Stati europei, all’Unione europea. Poi sarà la Procura a decidere”. Quella lanciata dal sindaco di Palermo, come da lui stesso affermato, “è un’accusa da giurista: non mi riferisco alla distinzione, che io non accetto, tra migranti economici e richiedenti asilo. Ma al fatto che in base alla propria legislazione, l’Europa riconosce il diritto all’asilo dei siriani, ma poi non li mette in condizione di raggiungere l’Europa”.

L’offensiva di Orlando

Per Orlando, la politica europea sui migranti, così com’è, “li costringe a vendersi a mercanti di morte, quando potrebbero viaggiare in business, atterrando a Londra, piuttosto che a Berlino o a Amsterdam”. Secondo il sindaco (al quinto mandato palermitano, dopo essere stato rieletto alla carica di primo cittadino il 12 giugno scorso), questa “è materia sufficiente perché si faccia un processo penale”. Ma, usando parole ancora più dure, Orlando critica anche l’atteggiamento di presa di coscienza tardivo da parte dell’Europa, spiegando che “l’Ue ogni tanto si sveglia dal suo sonno criminale e scopre quello che sta accadendo, cioè una vera e propria strage degli innocenti. Frutto di un sistema europeo criminogeno che alimenta la criminalità organizzata”.

Nuovo attracco

Nel frattempo, in provincia di Siracusa, un altro yacht carico di migranti, perlopiù provenienti dal sud-est asiatico ma anche dal Pakistan e dall’Afghanistan, si è incagliato sugli scogli della riserva di Vendicari dopo essere partito da Istanbul, sbarcando oltre 60 persone in terra siciliana. L’imbarcazione, lunga 14 metri e con bandiera Usa, è stata ritrovata con il motore ancora acceso, lasciato così da uno scafista (al momento irreperibile) che aveva probabilmente intenzione di ripartire verso la Turchia. Secondo quanto riferito dalle autorità, i migranti avrebbero sborsato in tutto 6 mila euro per ottenere un posto sul barcone e raggiungere l’Italia. Gli sbarcati, una volta recuperati, sono stati accompagnati nel porto commerciale di Agusta.