Covid, locali della diocesi affidati all’Asl di Caserta contro il contagio

"Felici di essere disponibili nelle necessità del territorio per contribuire alla tutela di chi si impegna per la cura della salute pubblica", afferma il vescovo di Sessa Aurunca, monsignor Orazio Francesco Piazza. Accordo Diocesi-Asl

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Accordo diocesi-Asl. La diocesi di Sessa Aurunca, nel Casertano, ha affidato all’Asl provinciale alcuni suoi locali. Questi locali sono situati nella struttura del Centro Pastorale diocesano “Santi Casto e Secondino”.  Per le esigenze operative del Distretto Sanitario numero 14. Finalizzate alla prevenzione del contagio da Covid-19.
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Diocesi in soccorso alle Asl

Gli spazi della diocesi sono adiacenti agli uffici dell’Asl di Sessa Aurunca. Per i prossimi sei mesi. In comodato d’uso gratuito. Saranno a disposizione degli operatori sanitari. Ciò per le attività di contrasto al Covid. E a beneficio della collettività.
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A servizio del territorio

“Siamo felici di essere disponibili nelle necessità del territorio. Per contribuire alla tutela di chi si impegna per la cura della salute pubblica“. Sono le parole del vescovo di Sessa Aurunca, monsignor Orazio Francesco Piazza che è anche amministratore apostolico di Alife Caiazzo. Il presule aggiunge: “Oltre le varie attività di sostegno occorre disporre anche le strutture a servizio del territorio“. A Natale la statuina dell’infermiera è entrata nel presepe della diocesi di Sessa Aurunca. Asl

Simbolo dell’impegno

Il simbolo dell’impegno e del sacrificio di tutti gli operatori sanitari è stato promosso da Coldiretti, Fondazione Symbola, Confartigianato. E inserito nel Manifesto di Assisi 2020. La statuina artigianale raffigura una donna con tuta, guanti e mascherina anti Coronavirus. Afferma monsignor Piazza: “In quell’ infermiera c’è tutto il mondo del volontariato. Ma anche la professionalità di chi si impegna per la tutela della salute pubblica attraverso la vostra organizzazione. Così capillare sul territorio. E così attenta e sensibile ai temi del lavoro. Dell’economia. Ma anche dell’ambiente e della qualità della vita. Può essere il segno di questa rinascita a cui tutti aspiriamo attraverso l’impegno e la responsabilità di tutti noi”. E conclude il presule: “Ringrazio per questa iniziativa. Segno di un’attenzione particolarissima ad una realtà così difficile che stiamo vivendo. E soprattutto verso gli operatori che si stanno impegnando per la salute comune“.