Colpaccio Genoa, Lazio stesa sul gong

E'arrivato fra le mure amiche dell'Olimpico il secondo k.o. di fila per la Lazio di Simone Inzaghi. I biancocelesti, pur ritrovando il capocannoniere della Serie A, Immobile, soccombono al Genoa nel monday-night che chiude la 23esima giornata, incassando sul gong il gol di Laxalt che vale l'1-2 finale per il Grifone. La rete dell'uruguaiano ha sciolto l'impasse creata dal botta e risposta tra Pandev e Parolo, vanificato proprio quando sembrava che il segno “x” fosse quello più giusto. Per i biancocelesti sfuma una grande occasione per consolidare la terza piazza in classifica, mentre per il Genoa si tratta di un ritorno al successo dopo due sconfitte consecutive.

Tiri da fuori

Nel giorno delle 300 gare di Radu in maglia laziale, Inzaghi sceglie un 3-5-2 che possa sopperire alle assenze per squalifica di Lulic e Milinkovic: spazio dunque a Lukaku, Caceres (all'esordio) e Murgia, con Luis Alberto a supporto del rientrante Immobile. L'ex Ballardini, invece, sceglie un altro ex, Pandev, per affiancare Galabinov, vedendosi costretto ad avvicendare Rosi (k.o. nel riscaldamento) con Pedro Pereira sulla destra. Nei primi minuti prevale lo studio fra i due 11, con la Lazio che cerca di imprimere i tempi alla manovra senza tuttavia creare grossi presupposti per rendersi pericolosa. Merito anche di un Genoa attento, con Bertolacci che detta i ritmi in regia e gli esterni, soprattutto Laxalt, pronti a sganciarsi per ripartire. Uno stallo che, nella prima frazione, produce solo un paio di tiri da lontano: al 38' ci prova Luis Alberto, senza fortuna; poi è Laxalt a impegnare Strakosha, al termine di un contropiede innescato da Pandev, a terra fino a un attimo prima e sommerso dai fischi dei suoi ex tifosi.

Laxalt in zona Cesarini

A inizio ripresa è la Lazio a rendersi pericolosa, ancora con una conclusione da fuori: stavolta è Lucas Leiva a impensierire Perin ma il suo destro viene deviato in angolo dalla difesa rossoblu. Trascorrono appena 2', però, e a passare è proprio il Genoa: traversone di Hiljemark, tacco di Galabinov, stop errato di De Vrij che favorisce l'accorrente Pandev, bravissimo a infilare Strakosha sul primo palo. Il sesto gol dell'ex del macedone, però, ha vita breve: al quarto d'ora, Parolo sfrutta con un tocco volante un cross teso dalla destra, inventando una parabola che non dà scampo a Perin. Inzaghi prova a vincerla: fuori Marusic e Murgia per Felipe Anderson e Nani ma è ancora il Grifone a farsi sotto con Laxalt, bravo a infilarsi nello spazio lasciato da Caceres e a battere il portiere laziale, incappando però nel var che annulla per fallo di mano. Per l'uruguaiano, però, è la giornata della gloria: in pieno recupero, va a saltare davanti a Basta con un terzo tempo perfetto, battendo Strakosha sul primo palo con una zuccata che premia il bel cross di Hiljemark. Una rete che manda Ballardini e i suoi alle stelle.