Di Maio a Lavrov: “Con la soluzione diplomatica si evitano sanzioni alla Russia”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato a Mosca il suo omologo Sergej Lavrov in un bilaterale incentrato sulla crisi ucraina

Luigi Di Maio. Fonte: ANSA

“Lavorando tutti insieme per una soluzione diplomatica significa evitare ogni tipo di sanzioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in conferenza stampa con il suo omologo Sergej Lavrov al termine del bilaterale a Mosca, iniziato stamani a Mosca alle 9:27 ora italiana e conclusosi 20 minuti dopo. Il bilaterale è stato tutto incentrato sulla crisi ucraina.

Di Maio: “Si può contare su Italia per soluzione diplomatica”

“Ciò che voglio dirti anche rispetto alle tensioni al confine orientale dell’Ucraina, tra Ucraina e Russia è che l’Italia è sempre stata impegnata in prima fila per una soluzione diplomatica e si può contare sull’Italia per raggiungere una soluzione diplomatica”, ha detto il ministro degli Esteri al suo omologo russo prima di iniziare il bilaterale a Mosca.

“Lavorando tutti insieme per una soluzione diplomatica significa evitare ogni tipo di sanzioni. Nelle ultime settimane il presidente del Consiglio Draghi ha avuto ripetute conversazioni telefoniche con il presidente Putin, in uno spirito franco e aperto. Diverse sono state anche le mie conversazioni con il ministro Lavrov per riaffermare i capisaldi della nostra posizione. L’Italia è stata, è e sarà sempre il Paese del dialogo“.

Di Maio: “Sosteniamo integrità Ucraina, pronti anche a deterrenza”

“Voglio ribadire che l’Italia sostiene convintamente l’integrità territoriale e la piena sovranità dell’Ucraina, incluso nelle sue scelte di politica internazionale. Inoltre, siamo pronti a partecipare, ma auspichiamo vivamente che non sia necessario, ai meccanismi di deterrenza predisposti in coordinamento con i nostri partner europei e atlantici. Il dialogo con la Russia è imprescindibile”.

“Riteniamo fondamentale – ha aggiunto Di Maio – continuare a incoraggiare tutte le parti ad impegnarsi per la concreta attuazione degli Accordi di Minsk, sia con riguardo agli impegni assunti sul piano della sicurezza sia con riguardo alle clausole politiche. Sosteniamo i negoziati in corso, sia nel Formato Normandia, di cui auspichiamo la convocazione al più presto di un Vertice, sia tra Nato e Russia, e tra Stati Uniti e Russia, sulla più ampia architettura di sicurezza europea. Avanzare nella risoluzione della crisi ucraina dando attuazione graduale agli Accordi di Minsk è tanto più importante in quanto consentirebbe di rilanciare i rapporti tra Unione Europea e Russia”.

Di Maio: “Lavoriamo ad un incontro Draghi-Putin a Mosca”

“Con il ministro Lavrov stiamo coordinando la data per un incontro tra Draghi e Putin”, accettando l’invito del presidente russo al presidente del Consiglio per una visita a Mosca. “Credo che i colloqui tra il presidente del consiglio Mario Draghi e il presidente Putin – ha aggiunto Di Maio riportato da Ansa – abbiano rappresentato un importante scambio e un importante dialogo che sicuramente potranno favorire anche i nostri rispettivi alleati”.

Lavrov: “L’escalation è solo nella mente dell’Occidente”

“L’intera situazione non si sta sviluppando qui, nel territorio russo, si sta sviluppando nelle menti e nei mezzi di comunicazioni dell’Occidente, soprattutto Stati Uniti e Gran Bretagna. Quindi, tutte le domande su come affrontare quella che chiamano un’escalation dovrebbero essere rivolta a loro”. Così il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov all’inizio dell’incontro con il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.

“Abbiamo parlato anche del colloquio tra Draghi e Putin, c’è comprensione reciproca su questo arco di problematiche e un buon rapporto nelle relazioni tra i due paesi riguardo agli scambi economici, aumentati di circa il 50%”.

“Non risolveremo tutti i problemi finché non ci metteremo d’accordo su alcuni punti, è importante non togliere dal pacchetto alcune cose, tra cui il non allargamento a est della Nato e il non dispiegamento a est“, ha detto Lavrov in merito alle sanzioni Ue sulla crisi in Ucraina. “Le sanzioni non possono essere varate se almeno un Paese sarà contrario. Non credo che l’Italia sia interessata a fomentare la tensione”, anzi “noi vediamo che segue la tradizione della sua diplomazia” che è quella di “non minacciare in continuazione, non promettere punizioni, ma cercare soluzioni”.

“Oggi – ha concluso Lavrov – invieremo la lettera di risposta agli Usa, sarà resa pubblica perché crediamo indispensabile che le persone possano avere un’idea precisa di ciò che sta accadendo”.