MESSINA, E’ ARRIVATA LA NAVE “L.E. NIAMH”: A BORDO 453 MIGRANTI E 14 MORTI

Erano da poco passate le 7.30 di questa mattina, quando la nave militare irlandese “L.E. Niamh” è entrata nel porto di Messina con a bordo 14 cadaveri recuperati su un barcone stracarico di immigrati, soccorso lunedì al largo della Libia. L’imbarcazione, impegnata nel dispositivo europeo “Triton”, ha attraccato al molo Marcone dove l’Autorità portuale di Messin ha predisposto l’apparato logistico per lo sbarco delle salme e dei 453 profughi che sono giunti con la nave. Restano da chiarire le cause della morte degli immigrati.

“Non sappiamo ancora perché non sono cominciati i rilievi tecnici sulle salme come sono morti ma non è azzardato immaginare che siano morti, come spesso accade in questi casi soffocati dai fumi di scarico dei motori o dalla mancanza di aria per l’elevato numero dei migranti trasportati nelle barche”, ha detto il questore di Messina, Giuseppe Cocchiara, che assieme al sindaco Renato Accorinti, sta seguendo le operazioni sul molto Marconi.

Sono giunte tre camionette con le bare, che sono state portate sulla nave irlandese per deporvi le salme e quindi trasferirle a terra. “Sarebbe uno sbarco rutinario con un numero di migranti neanche eccessivo se non fosse per questo senso di tristezza che ci viene dal fatto di sapere che a bordo ci sono anche 14 cadaveri -ha aggiunto il questore- ulteriori vittime di questo traffico disgraziato che produce questi risultati”. Il sindaco Accorinti ha sottolineato: “E’ triste, perché quando arrivano barconi pieni di gente è una ferita incalcolabile”. Tra i 453 immigranti di varie nazionalità ci sono tantissimi bambini. Ad accoglierli, medici dell’Asp, personale della Croce Rossa, volontari, Capitaneria di porto e forze dell’ordine. Le prime a scendere dalla nave sono le donne con in braccio i bambini più piccoli. Da una prima stima, le donne sarebbero una settantina e i minori una sessantina.