Coronavirus: dopo Google e Facebook, ora anche Apple raccoglie i dati della mobilità

Nell'ultimo mese gli spostamenti In Italia sono crollati dell'87 per cento

Anche Apple, dopo Google e Facebook, rilascia uno strumento che attraverso le sue Mappe mette in chiaro i dati sulla mobilità degli utenti per aiutare nel contrasto alla diffusione del coronavirus. “Questi dati – spiega – possono fornire spunti per governi locali ed autorità sanitarie e possono anche essere utilizzati come base per nuove politiche pubbliche. Mostrano il cambiamento negli spostamenti delle persone che guidano, vanno a piedi o prendono mezzi pubblici nelle loro comunità”.

I dati in Italia

In Italia, ad esempio, scorrendo il grafico reso disponibile da Apple, al 12 aprile gli spostamenti sono crollati dell’87%, in Gran Bretagna del 76%, negli Stati Uniti del 63% e in Germania del 54%. In particolare, nel nostro paese, gli spostamenti con i mezzi pubblici hanno registrato un crollo del91%, quelli a piedi dell’89% e con la macchina del 87%. “Mappe – spiega Apple – non associa i dati di mobilità all’ID Apple degli utenti, né registra la cronologia dei loro spostamenti. Il nuovo sito analizza i dati aggregati raccolti durante l’utilizzo dell’app Mappe per fornire i trend di mobilità per le principali città del mondo e di 63 Paesi e territori. Tali informazioni vengono generate contando il numero di richieste di indicazioni stradali ricevute dall’app Mappe.

Come preferiscono muoversi le persone

I set di dati sono poi messi a confronto per riflettere la variazione del volume di persone che si spostano in auto, a piedi o con i mezzi pubblici nelle varie parti del mondo. La disponibilità dei dati per una particolare città o un dato Paese o territorio dipende da diversi fattori, fra cui un limite minimo di richieste giornaliere”, conclude Apple.