Kabul Bank, triplicate pene ai responsabili del crac finanziario

È stato deciso ieri dalla Corte di Appello dell’Afghanistan di triplicare le pene inflitte ai due principali responsabili del quasi fallimento della Kabul Bank del 2010. Si tratta della prima banca privata afgana che per anni ha concesso prestiti prestiti ai politici locali –ottenuti troppo facilmente e senza le dovute garanzie – per oltre 900 milioni di dollari.

I due accusati sono il fondatore della banca Sher Khan Fernood e l’ex direttore generale Khalil Ferozi. I due erano stati condannati in primo grado a cinque anni. Si è stimato che i due colpevoli hanno causato perdite per circa 530 milioni di dollari. Nel 2010 il fallimento della Kabul Bank era stato evitato in extremis grazie all’intervento della Banca Centrale afgana e del Tesoro americano, ma questo non era riuscito a sedare gli animi dei correntisti che si erano affollati davanti agli sportelli dell’istituto per difendere i loro risparmi.

La Kabul Bank era stata fondata nel 2004 – a quanto pare da un ex campione di poker e da un ex contrabbandiere di pietre preziose – e sarebbe stata la principale finanziatrice delle campagne elettorali di Hamid Karzai (ex presidente afgano) e Mohammed Fahim (ex politico dell’Afghanistan), che sono rispettivamente il fratello del proprietario della Kabul Bank e il fratello dell’ ex vicepresidente dell’istituto.