Il cardinale inglese John Henry Newman sarà canonizzato il 13 ottobre

C'è anche il cardinale John Henry Newman, fondatore dell’Oratorio di San Filippo Neri in Inghilterra tra i cinque nuovi santi di cui sono stati recentemente riconosciuti i decreti. Lo ha annunciato il Papa, in latino, durante il Concistoro pubblico per  la canonizzazione dei cinque nuovi beati. Oltre a Newman, ha stabilito Francesco di fronte ai cardinali, dopo la celebrazione del’Ora Terza, secondo le formule di rito, saranno canonizzati Giuseppina Vannini, Fondatrice delle Figlie di San Camillo; Maria Teresa Chiramel Mankidiyan, fondatrice della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia; Dulce Lopes Pontes, della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Concezione della Madre di Dio; Margarita Bays, Vergine, del Terzo Ordine di San Francesco d’Assisi. Ne dà notizia oggi la Sala Stampa della Santa Sede. Saranno canonizzati tutti insieme, il 13 ottobre, durante il Sinodo per l’Amazzonia.  John Henry Newman, nato a Londra il 21 febbraio 1801, è stato un cardinale, teologo e filosofo inglese. Già presbitero anglicano, visse con disagio la fase di secolarismo in cui si trovava la Chiesa d'Inghilterra nel XIX secolo. Convertitosi al cattolicesimo, fu di nuovo ordinato prete nella Chiesa cattolica, impiantando sul suolo britannico la società di vita apostolica degli Oratoriani, di cui aveva deciso di essere membro. Elevato al cardinalato nel 1879 da Leone XIII. È considerato uno dei più grandi prosatori inglesi e il più autorevole apologista della confessione cattolica che la Gran Bretagna abbia prodotto, e uno dei più importanti nella storia del cristianesimo. Grande intellettuale, la sua opera è ancora oggi oggetto di studi e approfondimenti poiché fu anticipatore del rapporto fra fede e ragione e di alcuni degli argomenti al centro del Concilio Vaticano II, fra cui la valorizzazione del laicato, la sfida educativa e il dialogo ecumenico. Morì a Edgbaston nel 1890. 

Mondo anglicano

Anche il mondo anglicano ha salutato con gioia la notizia della canonizzazione di Newman. Lord Rowan Williams, già primate anglicano e arcivescovo di Canterbury, oggi preside del Magdalene college all’università di Cambridge, dice che “anche gli anglicani hanno motivo di ringraziare per il riconoscimento dato a Newman”. Williams parla del teologo come di “un ponte tra la Chiesa cattolica e la Chiesa di Inghilterra e un campione dell’‘ecumenismo recettivo’, quell’approccio al dialogo ecumenico che chiede a ciascuna tradizione cristiana di domandarsi che cosa può imparare dalle altre denominazioni così che tutte possano vedere approfondita la loro identità”. “Newman rappresenta una realtà piuttosto unica e nuova perché trascorse metà della sua vita in piena comunione con la Chiesa di Roma e tuttavia ricevette una buona parte della sua formazione spirituale e intellettuale nella Chiesa d’Inghilterra”. La vita e la testimonianza di Newman – ha aggiunto Lord Williams – sono un esempio di questo approccio perché dimostrano come i doni dello Spirito vengano condivisi nella comunione del corpo di Cristo”.