E' morto Joel Robuchon, lo chef più stellato del mondo

Era lo chef più stellato del mondo Joël Robuchon, esponente di spicco e capofila della cucina francese e non a caso soprannominato 'il Genio'. Il grande cuoco si è spento questa mattina a Ginevra, in Svizzera, dove era da tempo ricoverato presso una clinica per una grave malattia. Robuchon aveva 73 anni, gran parte dei quali trascorsi nelle cucine di tutto il mondo, esportando la gastronomia transalpina e assumendo, nel 1990, il titolo di 'Chef del secolo' assegnato dalla guida 'Gault e Millau', solo il maggiore dei tantissimi riconoscimenti internazionali ottenuti nel corso della sua lunga e decorata carriera. Come riportato da 'Le Figaro', Robuchon da “oltre un anno era stato operato per un tumore al pancreas che l'aveva molto indebolito”. La sua morte segue di pochi mesi quella di un altro grande chef transalpino, Paul Bocuse, deceduto il 20 gennaio scorso.

Il rigore del cibo

La sua strada nel mondo della cucina e della gastronomia Robuchon l'aveva aperta molto presto, già negli anni 70, dapprima in patria e poi nei principali ristoranti globali, da Parigi fino a Hong Kong, passando per altre grandi città come Tokyo e Bangkok. Secondo un suo usuale modo di dire, “la cucina è la semplicità e la cosa più difficile è la semplicità”: un suo mantra, con il quale ha condotto tutta la sua carriera, portando innovazione e aggiungendo prestigio all'intera categoria della gastronomia francese. Sua particolarità, era il rigore con il quale sceglieva i prodotti per le sue ricette, passati a un vaglio selettivo ed estremamente rigido per ottenere la migliore qualità possibile.

Chef d'èlite

Joël Robuchon ha iniziato la sua carriera negli anni '70 come chef presso l'hotel Concorde Lafayette a Parigi. Di lì in poi solo successi, con le prime due stelle Michelin ottenute nel 1978 quando dirigeva il Nikko Restaurant. L'ambita terza stella è data 1984, durante la sua direzione al ristorante Jamin, aperto appena tre anni prima. Prima di 'Cuoco del secolo', era già stato nominato 'Miglior lavoratore di Francia', nel 1976.