Usa, Ida devasta Louisiana e Mississippi: spazzata via la casa del Jazz

Ida ha distrutto anche un pezzo storico di New Orleans, patria del Jazz: il Karnofsky Shop, la 'seconda casa' di Louis Armstrong

Il Karnofsky Shop, prima e dopo il passaggio dell'uragano Ida

Negli Stati americani di Louisiana e in Mississippi si contano i danni causati dall’uragano Ida. A New Orleans (in Louisiana) è stato imposto il coprifuoco notturno.

A due giorni dall’arrivo di Ida, tempesta di categoria 4, sulla costa della Louisiana, in buona parte di New Orleans manca ancora l’energia elettrica. Nel complesso, 1.082.955 utenti tra gli Stati della Louisiana e del Mississippi sono senza corrente elettrica a causa dell’uragano. Nel Mississippi, i clienti senza elettricità sono aumentati a 71.894, rivelano i dati del sito di monitoraggio PowerOutageUS riportato dalla Cnn. Le acque che si ritirano rivelano l’entità dei danni lungo la costa americana del Golfo del Messico.

Quattro vittime accertate

Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato lo stato di emergenza, dando l’accesso agli aiuti federali. Quattro le vittime accertate. La prima vittima è stata confermata il 29 agosto a New Orleans. La seconda vittima è stata confermata la notte tra il 30 e il 31 agosto. Le altre due, oggi.

Secondo quanto riportano i media locali, il governatore dello Stato John Bel Edwards teme però che il bilancio sia “notevolmente” più pesante. Migliaia di uomini sono al lavoro per portare soccorsi a quanti sono stati colpiti dalla calamità. Se infatti New Orleans è stata risparmiata dal peggio grazie al sistema di argini costruito dopo l’uragano Katrina, le comunità a ovest e a sud della città sono state completamente distrutte dalla tempesta.

L’uragano ha distrutto lo storico edificio del jazz

Ida ha distrutto, nella sua furia, anche un pezzo storico di New Orleans, patria del Jazz. Si tratta di Karnofsky Shop che agli inizi del 20/o secolo svolse un ruolo fondamentale nella promozione del genere musicale. L’edificio su South Rampart Street, che inizialmente ospitava una sartoria, era anche una seconda casa per Louis Armstrong. La famiglia Karnofsky si prese infatti cura del giovane Armstrong, gli diede un lavoro e lo incoraggiò a diventare un musicista. Dopo che i Karnofsky andarono via, l’edificio fu lasciato abbandonato e solo nel 2002 fu incluso nel National Register of Historic Places. Prima che l’uragano flagellasse la città, erano in progetto dei lavori di recupero.