Iraq, i cristiani nel mirino. Sos persecuzioni

Partiti dei cristiani lanciano nuovo allarme su acquisizioni illegali di terre nella piana di Ninive

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Allarme Iraq. I responsabili delle sigle politiche cristiane chiedono l’istituzione di nuove unità amministrative nella Piana di Ninive. Per favorire lo sviluppo di infrastrutture e servizi. Contrastare processi che continuano a alimentare l’emigrazione dei cristiani. E a ostacolare il ritorno alle proprie case di quanti erano fuggiti dalla Piana. Quando essa era caduta in buona parte sotto il controllo delle milizie jihadiste del cosiddetto Stato Islamico (Daesh). Il documento è stato rilanciato dall’agenzia missionaria vaticana Fides . E si conclude con un appello ai cristiani. L’obiettivo è contrastare le prassi e le mentalità razziste. Ossia le derive settarie che minano l’armonia della coesistenza pacifica. E della autentica condivisione nazionale”. L’allarme sulla manomissione degli equilibri demografici nella Piana di Ninive è lanciato da cinque sigle politiche. il Partito Patriottico Assiro. L’Unione Patriottica Bethnahrain. Il Partito Abnaa al-Nahrain. Il Movimento Democratico Assiro (Zowaa). Il Consiglio Popolare Assiro Siriano Caldeo. L’appello non è stato sottoscritto dal “Movimento Babilonia”. La formazione controlla 4 dei 5 seggi riservati a deputati di fede cristiana nel Parlamento iracheno.Iraq

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Cinque formazioni politiche animate da leader e militanti cristiani hanno lanciato un nuovo allarme. Riguardano operazioni immobiliari di vasta portata. A loro giudizio mirano a modificare gli equilibri nella composizione demografica nel Governatorato di Ninive. Si tratta di un’area di tradizionale radicamento delle comunità caldee, assire e sire. Il  documento è stato sottoscritto dai responsabili dei cinque partiti. La decisione è stata presa sulla base di informazioni ricevute da fonti ufficiali e comunitarie. Si denunciano iniziative di municipalità della provincia di Ninive. Lo scopo è promuovere la vendita di terreni nel distretto di Talkeif a acquirenti che non vivono nella regione. E che non appartengono alle comunità cristiane autoctone. Tali iniziative violano un comma dell’Articolo 23 della Costituzione. Una norma che va interpretata come un vero e proprio divieto. Un no alle acquisizioni immobiliari di terreni e case. Un modo per modificare gli equilibri demografici tra le diverse componenti della popolazione irachena. Secondo modalità che rispondono a una mentalità settaria.