Napolitano operato d'urgenza: “Intervento andato bene”

L'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato ricoverato d'urgenza presso l'Ospedale San Camillo di Roma, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico all'aorta. Il presidente emerito ha avvertito nel pomeriggio dei dolori al petto e, dopo un consulto con il suo cardiologo, è stato trasportato nel presidio sanitario nel reparto del professor Francesco Musumeci. Nonostante i dolori avvertiti, l'ex capo di Stato, 92enne, pare sia rimasto sempre vigile e cosciente. Pare che Napolitano sia stato sottoposto a una resezione parziale dell'aorta, intervento particolarmente delicato vista anche l'età del politico e la complessità dell'operazione in sé. Tuttavia, lo staff medico ha fatto sapere in una conferenza stampa post-intervento che tutto “è andato molto bene, il cuore ha ripreso e il paziente è in condizioni stabili”.

Il malore

Pare che, al momento di accusare il malore, Giorgio Napolitano si trovasse nella sua abitazione del rione Monti: improvvisamente avrebbe avvertito un fortissimo dolore al petto. Inizialmente, il presidente emerito era stato trasferito presso il vicino ospedale Santo Spirito del lungo Tevere in Saxia, nelle vicinanze del Vaticano dove, però, i medici hanno valutato la gravità della situazione predisponendo così il trasferimento d’urgenza nel reparto di cardiochirurgia del San Camillo. La sua ultima apparizione pubblica, pur se a distanza, era avvenuta domenica scorsa, quando era intervenuto in diretta, in collegamento da Roma, nella trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio.

“La sua tempra lo aiuterà”

Fisicamente, era intervenuto il 23 e 24 marzo per presiedere i lavori dell'Aula del Senato in quanto senatore più anziano, per l'elezione del nuovo presidente di Palazzo Madama. “Ora dorme – ha detto ancora il chirurgo – e verrà trasferito in terapia intensiva. Ovviamente i suoi 93 anni conteranno sul tempo di recupero ma la sua grande tempra lo aiuterà”. Come spiegato ancora dal dottor Musumeci, “è arrivato cosciente in sala operatoria e gli ho spiegato come si sarebbe svolto l'intervento, prima di addormentarlo. Era lucido, sveglio e ci ha incoraggiati. Ora aspetteremo domattina per svegliarlo e vedere come va”.