“Alimentazione fuori Casa”, le buone pratiche estive della dieta senza glutine

L'intervista di Interris.it a Susanna Neuhold, responsabile nazionale area food dell’Associazione Italiana Celiachia, in merito al programma "Alimentazione fuori Casa"

© Associazione Italiana Celiachia

La celiachia è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti; è caratterizzata da un quadro clinico molto variabile che va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extra-intestinali, alla associazione con altre malattie autoimmuni. La diagnosi si effettua con analisi del sangue di specifici anticorpi e biopsia dell’intestino tenue; gli accertamenti diagnostici devono essere eseguiti in corso di dieta comprendente il glutine. L’unica terapia disponibile per la celiachia è la dieta senza glutine e va seguita per tutta la vita.

I progetti di AIC

L’Associazione Italiana Celiachia (AIC) nasce nel 1979 su iniziativa di alcuni genitori di bambini celiaci in un’epoca in cui la celiachia era poco conosciuta e considerata una malattia pediatrica. L’associazione, ad oggi, cura numerosi progetti per migliorare la vita quotidiana del paziente; iniziative e strumenti di comunicazione per informare e sensibilizzare le persone su questo tema. In particolare, durante le vacanze estive, si è spesso alla ricerca di un ristorante, una pizzeria, un bar, una gelateria dove trascorrere un momento sereno con amici e familiari auspicando di poter mangiare senza glutine in tranquillità. Aic, per questo motivo, ha dato vita al programma “Alimentazione Fuori Casa”. Interris.it, in merito a questo tema, ha intervistato Susanna Neuhold, responsabile nazionale area food dell’Associazione Italiana Celiachia.

Verdure (© congerdesign da Pixabay)

L’intervista

Come nasce e che obiettivi ha il programma “Alimentazione fuori Casa”?

“Il programma ‘Alimentazione fuori Casa senza glutine’ nasce nei primi anni 2000 perché, in quel periodo, la situazione per chi soffriva di celiachia era estremamente critica quando si andava a mangiare fuori casa. Non era possibile trovare un ristorante, una pizzeria o una gelateria dove fossero garantiti pasti sicuri per i celiaci. Quindi, per colmare questo problema, l’Associazione Italiana Celiachia, ha creato un programma che, inizialmente, mirava a formare i ristoratori affinché fossero in grado di accogliere in sicurezza i celiaci, conoscendo la dieta senza glutine e le buone pratiche da mettere in atto quando si prepara una pietanza per chi soffre di questa intolleranza.”

L’estate è appena iniziata, quali sono gli accorgimenti che le persone con celiachia dovrebbero prendere?

“L’alimentazione durante l’estate cambia, come quella delle persone che non sono celiache. Diciamo sempre che, la dieta senza glutine, è sicuramente una terapia e quindi deve essere seguita con rigore ma, di fatto, non è così differente da quella delle persone non celiache. Sono importanti le linee guida che vengono date a tutti, ossia bere molta acqua, evitando le bevande zuccherate che apportano un eccesso calorico e mangiare molta frutta e verdura, soprattutto fresca e di stagione. La persona con celiachia ha a disposizione molti alimenti senza glutine che, di fatto, sono gli stessi che mangiano le persone non celiache. Quindi riassumendo, mangiare frutta, verdura e bere molti liquidi, sono indicazioni generali che valgono per tutti. Ovviamente, parlando nello specifico di dieta senza glutine, come abbiamo riportato nelle nostre linee guida per l’estate, se pensiamo ad esempio a un pranzo in spiaggia, dovremo optare per un pane senza questo complesso proteico ma, per il resto, le indicazioni sono le medesime per tutti. I salumi, ad esempio, vanno consumati non più di una volta a settimana, è bene non mangiare troppi formaggi e magari farcire il panino con della verdura grigliata, una frittata leggera o un paté di legumi che apportano il giusto contenuto proteico e calorico che permette di affrontare la giornata al meglio.”