Safer Internet Day, in aumento i reati sul web verso i minori

I dati della Polizia di Stato denunciano un preoccupante aumento dell'esposizione dei minori anche in fascia 0-9 a situazioni di pericolo on line

In occasione del Safer Internet Day, giornata per un web più sicuro, la Polizia di Stato promuove una serie di iniziative on line sotto il nome di #cuoriconnessi, assieme a Unieuro, con 3.000 scuole di tutta Italia e oltre 200.000 studenti in collegamento.

Focus della giornata, infatti, è la sicurezza nella rete per bambini e ragazzi, sempre più connessi e sempre più esposti a episodi di cybercrimine e cyberbullismo

In concomitanza con l’evento è stato presentato il nuovo testo “#cuoriconnessi. Cyberbullismo, bullismo e storie di vite online. Tu da che parte stai?”, una nuova raccolta di storie vere – intense e figlie dei nostri tempi – che seppur diverse per dinamiche, culture e territori, sono unite da un comune denominatore: il rapporto dei giovani con la tecnologia e la rete.

I numeri della rete

Le dinamiche di violenza assumono oggi fenomenologie sorprendenti quando si realizzano in rete: le nuove forme di comunicazione, lo sviluppo esponenziale della tecnologia, la grande attrazione subita dai bambini e dai ragazzi verso il mondo dei social, sono solo alcuni degli elementi del sistema complesso in cui si articola il forte impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel promuovere una reale tutela di bambini e adolescenti dai rischi virtuali.

  • Dall’analisi dei dati statistici del 2020 emerge un aumento dei casi trattati di vittimizzazione dei minori per reati quali la pedopornografia, l’adescamento, il cyberbullismo, la sextortion, le truffe online, furto di identità digitale, altri reati online pari al 77 % rispetto al 2019 (2379 casi trattati nel 2019 contro i 4208 trattati nel 2020).
  • L’attività della Polizia postale ha visto un sensibile incremento nell’ambito del contrasto alla pedopornografia online (intesa come la produzione, la diffusione, la detenzione e la commercializzazione di immagini di violenza sessuale su minori, condivise su spazi web, anche anonimizzati). L’incremento è pari del +132% in relazione ai casi trattati e del +90% in relazione alle persone indagate (i casi trattati nel 2019 sono 1396, mentre quelli trattati nel  2020 sono 3243; le persone indagate nel 2019 sono 663 mentre nel 2020 sono 1261).
  • Analizzando i singoli fenomeni, è preoccupante e fa riflettere l’aver registrato, nel 2020, un incremento dei casi di adescamento di minori online, soprattutto per quanto riguarda la fascia d’età 0-9 anni; si pensi che:
  • nel 2018: 14 casi denunciati;
  • nel 2019: 26 casi denunciati;
  • nel 2020: 41 casi denunciati.

Questi numeri riguardano unicamente le denunce ma molte altre persone non denunciano i fatti e quindi il numero reale è certamente più alto.

Il netto aumento del fenomeno, ai danni di una fascia di età così incredibilmente giovane, potrebbe essere stato in parte favorito dal lungo periodo di lockdown che ha comportato necessariamente lo spostamento di molte attività sulla rete; in questo modo si sono registrate anche una notevole presenza dei minori online e il relativo incremento, in tale ambito, di reati contro di essi.

Il fenomeno della sextortion

Non a caso, anche un fenomeno come quello della sextortion “l’estorsione sessuale conseguente ad uno scambio di immagini sessualmente esplicite”, che sino a pochi anni fa riguardava principalmente adulti o comunque minori che frequentassero le scuole superiori (quindi oltre i quattordici anni), ha registrato un deciso abbassamento in relazione alla fascia di età delle vittime: 14 casi nella fascia d’età 0-13 anni (a fronte dei 2 del 2019); ulteriore elemento di riflessione deve essere il fatto che di questi 14 casi 4 riguardano minori nella fascia d’età 0-9 anni, categoria il cui numero di vittime fino allo scorso anno era pari a zero.

Infine, si è registrato anche l’aumento delle segnalazioni giunte al Commissariato di P.S. Online nel 2020 rispetto al periodo pre-pandemia, sia di segnalazione di casi di vittimizzazione di minori, (+42%, con n.1344 segnalazioni nel 2020 rispetto ai 948 casi del 2019), sia di segnalazione di spazi web con la presenza di materiale pedopornografico (+23% con n.616 segnalazioni nel 2020 rispetto alle 503 del 2019).