I due elementi necessari per far ripartire i consumi degli italiani

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

La situazione dei consumi per le famiglie italiane, purtroppo, non è per niente rosea. Stiamo assistendo a un continuo aumento dei prezzi e l’inflazione non sta scendendo. È bene specificare che, ciò che sta flettendo, è la curva di aumento e, pertanto, gli incrementi dell’inflazione avvenuti in questi anni, continuano a provocare un innalzamento dei costi per i cittadini. Tutto ciò, quindi, sta causando un decremento della quantità di prodotti acquistati dalle famiglie, in special modo quelli agroalimentari, che hanno prezzi molto elevati e, di conseguenza, si sta verificando un consumo minore. La stessa cosa si può dire per il settore dell’abbigliamento e per il comparto calzaturiero in cui si sta riscontrando una diminuzione generale. Il frangente storico che stiamo vivendo è dunque piuttosto negativo.

Il potere d’acquisto delle famiglie è in netta diminuzione. I redditi da lavoro non aumentano, neanche minimamente e, addirittura, le pensioni, a causa di una perequazione che non è mai al 100%, subiscono una perdita. C’è però un elemento ancora più grave: molte persone, ma soprattutto gli anziani, non si stanno più curando o lo fanno in misura minore, perché non riescono a sostenere i costi crescenti del ticket e delle visite specialistiche. In particolare, su questo versante, l’attenzione alle cure dentali e odontotecniche, viene abbattuta in quanto, tante famiglie, non riescono a spendere cifre importanti. E, a farne le spese maggiori, sono sempre i cittadini più fragili e poveri.

L’unico modo per far ripartire i consumi delle famiglie italiane è aumentare il loro reddito su due versanti. Il primo che, in parte ma in maniera non sufficiente, sta avvenendo sul fronte dell’occupazione, la quale favorisce maggiori acquisti nel mercato. Il secondo elemento imprescindibile invece, è costituito dall’incremento degli stipendi e delle pensioni. Alla luce di ciò, quindi, è necessario rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale e, di conseguenza, abbassare le tasse sui salari, contrastare il lavoro in nero e incrementare le retribuzioni più basse in diversi settori. Tutto ciò è fondamentale e improrogabile.