Incendi in Cile: si aggrava la situazione

Aumentano le vittime a causa dei roghi. La stima dei danni materiali è solo parziale: a causa della gravità della tragedia è stato possibile realizzare solo una proiezione

Incendi Cile
Foto di Denys Argyriou su Unsplash

Il Cile è ancora stretto nella morsa degli incendi: si aggrava il bilancio delle vittime che sono 112; a causa della portata della tragedia non è stato stabilito con certezza quanti edifici sono stati distrutti perchè è stato possibile fare solo una proiezione attraverso i sorvoli. 

Incendi in Cile: si aggrava la situazione

Il bilancio delle vittime accertate degli incendi che hanno colpito il Cile centrale è salito a 112. Lo hanno annunciato le autorità spiegando che i vigili del fuoco sono ancora al lavoro su una quarantina di focolai ancora attivi. “Secondo le informazioni ricevute dal servizio medico-legale – ha spiegato il portavoce del ministero dell’Interno, Manuel Monsalve – ci sono 112 morti e 32 corpi identificati”.

La situazione degli edifici

Per quanto riguarda la situazione delle abitazioni danneggiate o distrutte, il sottosegretario agli Interni Monsalve ha precisato che, data l’entità della tragedia, “è stato possibile effettuare solo una proiezione, attraverso i sorvoli realizzati sulle zone colpite” In base ad essi, ha proseguito, “solo nel comune di Viña del Mar si stimano 12.122 abitazioni con danni di varia entità, mentre a Quilpué se ne stimano 2.701”.

Gli incendi fuori controllo

Per cui, ha proseguito, “a Viña del Mar potenzialmente i senzatetto sono 31.703, e a Quilpué, 7.825”. Riferendosi al numero degli incendi, Monsalve, ha indicato che “fino a questa domenica se ne sono registrati a livello nazionale 165, di cui 40 violenti”. Infine, il Servizio nazionale di prevenzione e risposta per i disastri (Senapred) ha comunicato che a fine giornata ieri, c’erano tre importanti incendi boschivi fuori controllo: il Complesso Las Tablas – Riserva Peñuelas (8.500 ettari di superficie interessata); Lo Moscoso (1.500 ettari coinvolti) e Diga La Luz (120 ettari di vegetazione boschiva distrutti).

Fonte Ansa