Il compito degli imprenditori e dei dirigenti cristiani

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Papa Francesco in un messaggio di qualche anno fa, ma ancora di estrema attualità, rivolto agli imprenditori dell’Ucid – di cui mi onoro di essere presidente della sezione di Lecco – ci ricordava, con grande lungimiranza, che “l’economia e l’impresa hanno bisogno dell’etica per il loro corretto funzionamento; non di un’etica qualsiasi, bensì di un’etica che ponga al centro la persona e la comunità”. Queste parole sono la sintesi perfetta di quello che cerchiamo di fare ogni giorno, fin dalla nostra fondazione avvenuta nel 1947, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza, la diffusione e la testimonianza della Dottrina Sociale della Chiesa nel mondo dell’economia e dell’imprenditorialità.

Fare impresa, soprattutto in un periodo storico connotato da grandi cambiamenti economici e sociali, significa valorizzare le persone con le rispettive attitudini, promuovere i valori della solidarietà e della sussidiarietà all’interno delle proprie organizzazioni e aziende. Uno dei nostri compiti è quello di supportare i territori nei quali siamo radicati con le nostre attività, mettendo il proprio lavoro a servizio del bene comune e potendo così dare concreta attuazione al valore dell’essere prossimi nei confronti dei nostri collaboratori, delle famiglie e dell’ambiente, dando così un contributo determinante alla realizzazione di un sistema economico più etico. Gli imprenditori e i dirigenti cristiani, su questo versante, hanno un grande ed imprescindibile compito: dobbiamo impegnarci ogni giorno per orientare le attività economiche in senso evangelico, prendendoci cura di quella che il Santo Padre, nell’enciclica “Laudato si” ha definito “casa comune” ed edificando così le basi per un futuro ed un progresso più sano, più umano e più sociale.