Biologico, hi-tech e prodotti vegani: ecco le nuove passioni degli italiani

Nel paniere per il calcolo dell’inflazione l’Istat fotografa le nuove tendenze degli italiani. Fra questi rientrano la cucina vegana e vegetariana, i frullati salutisti, le asciugatrici, le birre artigianali e – immancabilmente – l’ondata hi-tech fatta di smartwatch, orologi per il fitness e action camera.

Ad entrare nell’elenco di prodotti utilizzati ogni mese per calcolare l’andamento dei prezzi sono 12 nuovi beni e servizi: i preparati di carne da cuocere, i preparati vegetariani e/o vegani, i centrifugati di frutta e/o verdura al bar, la birra artigianale, gli smartwatch, i dispositivi da polso per attività sportive (in pratica gli orologi che permettono anche di misurare passi, pulsazioni, attività giornaliere e stati del sonno), le soundbar (barre amplificatrici di suoni), le cartucce a getto d’inchiostro, le asciugatrici, le centrifughe, i servizi assicurativi connessi all’abitazione e le “action camera“.

Le telecamere da fissare sul manubrio delle bici, sui caschi, sulle moto o sui altri mezzi in movimento, diffusissime tra chi pratica sport estremi, sostituiscono le videocamere tradizionali, che, cadute in disuso anche per l’utilizzo massiccio degli smartphone, escono definitivamente dal paniere Istat. La lista dimostra come gli italiani stiano sempre più attenti al benessere fisico, all’alimentazione e allo sport, con un occhio alle ultime mode in fatto di tecnologia, ma anche di cibo. Secondo la Coldiretti, quasi un italiano su dieci, per una percentuale del 7,6%, ha infatti seguito una dieta vegetariana o vegana, con un trend in aumento dovuto ai vegani, praticamente triplicati nell’ultimo anno, per un totale di 1,8 milioni di persone.

“Una tendenza spinta anche dal business”, osserva l’associazione dei coltivatori, sottolineando che “nel 2016 il giro d’affari dei prodotti vegani e vegetariani ha toccato i 357 milioni di euro di fatturato nella sola grande distribuzione, con un incremento del 18% negli ultimi 12 mesi”. Considerando la tipologia dei prodotti, nel paniere 2017 cresce lievemente il peso dei servizi a discapito di quello dei. Più in dettaglio, incidono di più i servizi di trasporto, ricreativi, culturali e per la cura della persona; meno beni alimentari e tabacchi e il capitolo casa. Dubbi sulla nuova composizione arrivano da Adusbef e Federconsumatori, secondo i quali i nuovi prodotti non sono ancora veramente di massa e non andrebbero quindi inseriti.