Usa, un altro “No” per Trump: Harward non sarà Consigliere per la sicurezza

Il team di Donald Trump, 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America, perde un altro pezzo….prima ancora di cominciare. L’ammiraglio in pensione Robert Harward ha infatti rifiutato l’incarico di Consigliere per la sicurezza nazionale che gli era stato offerto dal magnate newyorkese dopo le dimissioni di Michael Flynn.

Il caso Flynn

Questi avrebbe mentito durante un interrogatorio con gli agenti dell’Fbi negando di aver parlato, lo scorso 24 gennaio, di sanzioni con l’ambasciatore russo negli Stati Uniti prima dell’insediamento di Trump presidente alla Casa Bianca. Secondo quanto emerso dalle intercettazioni dell’intelligence americana, l’ex generale alla polizia federale avrebbe però mentito.

Le motivazioni del rifiuto

In una dichiarazione rilasciata alla Cnn, Harward ha spiegato il suo rifiuto dichiarando di “non potersi impegnare”: “Questo incarico richiede l’impegno di 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana, un impegno che non posso prendere al momento”, avrebbe detto. Harward, Navy Seal in pensione, in passato ha lavorato per il presidente George W. Bush come membro del Consiglio di sicurezza nazionale e per il Centro nazionale antiterrorismo. Attualmente, è a.d. della divisione negli Emirati Arabi uniti del colosso della difesa Lockheed Martin.

Il caso Puzder

Il “No” di Harward arriva a poche ore dal “caso Pudzer”, altra grana in casa Trump. Solo ieri infatti Andrew Pudzer, il magnate del fast food e amministratore delegato della catena Cke, si è ritirato dalla corsa al posto di ministro del Lavoro, incarico poi prontamente assegnato ad Alexander Acosta.

L’imprenditore della ristorazione aveva deciso di non accettare il ruolo di segretario del lavoro per il timore di non riuscire a conquistare sufficiente fiducia tra le file dei repubblicani per ottenere la conferma al Senato. Infatti, almeno sette senatori repubblicani su 52 avevano rifiutato pubblicamente di validare la nomina di Pudzer contestandogli il trattamento riservato ai dipendenti dei suoi ristoranti e la sua nota contrarietà ad aumentare i salari minimi. Inoltre, nel corso di uno show di Oprah Winfrey, l’ex moglie del manager aveva sostenuto di aver subito, in passato, abusi sessuali da parte dell’ex marito.