I giudici di pace sul piede di guerra

I giudici di pace minacciano lo sciopero permanente. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge sulla riforma della magistratura onoraria presentato dal ministro Andrea Orlando è stato proclamato lo stato di agitazione nazionale. “Il ministro – afferma l’Unione Nazionale Giudici di Pace – non ha accolto nessuna delle nostre richieste e, peraltro, ha disatteso le sue stesse linee programmatiche pubblicate sul sito istituzionale della Giustizia”.

“Di fatto il disegno Orlando mira ad accorpare l’organizzazione degli uffici del Giudice di Pace e del Tribunale, sottoponendo – rileva l’UDGdPO   – i giudici di pace a sfruttamento intensivo, anche all’interno del Tribunale, ma senza riconoscere alcun diritto, con compensi irrisori ed incerti, nessuna tutela previdenziale, nessuna garanzia per il futuro”.

Tra novembre e dicembre dello scorso anno i giudici di pace avevano già scioperato per due settimane. Uffici paralizzati e tanti disagi, 200 mila processi saltati, 400 mila utenti costretti a tornare a casa e ad attendere altri mesi. La guardasigilli Cancellieri li aveva ricevuti. Idem Vietti al Csm. Ma nulla è cambiato. Niente ferie, né pensione e tantomeno diritto alla malattia. La riforma della giustizia non sembra dunque destinata ad un percorso pacifico.