Studenti rinunciano alla gita per il compleanno della compagna di classe con disabilità

Il periodo del viaggio d'istruzione per un rinvio combaciava con il giorno in cui la giovane aveva organizzato la festa per i 18 anni

Gc Milano 25/06/2009 - inizio prove scritte di maturita' alle scuole superiori / foto Celeste Giuseppe/Image nella foto: studenti davanti all' ingresso dell'istituto Foto di Celeste Giuseppe/Image

Gli studenti delle IV Sezione C del liceo Scientifico Michelangelo Buonarroti di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, hanno rinunciato alla gita scolastica per partecipare alla festa di compleanno di una loro compagna di classe disabile che avrebbe compiuto gli anni proprio nel periodo in cui tutti sarebbero stati in Sicilia. Inizialmente la data di partenza era un’altra ma per problemi organizzativi è stato necessario posticiparla ad un periodo che andava a coincidere con la festa dei diciott’anni della compagna. Che già aveva organizzato il ricevimento. I ragazzi allora hanno comunicato alla preside Lucia Cipriano la loro decisione di non andare.

La decisione

“Preside, noi preferiamo andare al compleanno. Rinunciamo alla gita. O partiamo tutti, o nessuno”: i ragazzi della IV C hanno bussato alla porta della dirigente scolastica e le hanno detto che per quest’anno avrebbero rinunciato alla gita di cinque giorni in Sicilia. Lo facevano per stare vicini alla loro compagna di classe costretta su una sedia a rotelle. Colpa di un problema organizzativo. L’agenzia alla quale l’istituto si era rivolto per organizzare il viaggio aveva dovuto spostare all’ultimo momento la data di partenza: pochi giorni. Ma così il periodo della gita sarebbe andato a coincidere con il giorno in cui la loro compagna avrebbe festeggiato i suoi 18 anni. E tra la gita ed il compleanno non hanno avuto dubbi. “Sono stati eccezionali, hanno deciso tutto da soli. Si sono riuniti, hanno parlato e stabilito che quella era la cosa più giusta da fare”: Lucia Cipriano è preside da anni, un episodio così non le era mai capitato. Guida un polo che conta quest’anno 562 alunni allo Scientifico più altri 237 all’Itis. “È il segnale che il nostro lavoro di educatori sta funzionando, i ragazzi hanno dimostrato uno spiccato senso della maturità. Questo come scuola ci rende orgogliosi”.

La classe

Una classe affiatata, composta da allievi tra i 17 ed i 18 anni: tutti del circondario, condividono i banchi ed i professori da quattro anni, quasi tutti stanno insieme dall’inizio dell’esperienza con le superiori. Si vedono e si frequentano anche fuori dall’orario scolastico, festeggiano insieme tutte le occasioni importanti. Ricorda la preside che poco prima delle vacanze di Pasqua le hanno detto “Non vogliamo lasciare sola la nostra compagna. Lei è una di noi. Sono quattro anni che la conosciamo e le vogliamo bene”. La liceale avrebbe fatto parte della comitiva per la Sicilia se la data fosse rimasta quella prevista all’inizio. In questi anni la sua disabilità non è mai stata un problema, l’integrazione è stata perfetta. “Questa scelta – evidenzia la preside – ha un valore ancora maggiore se si considera che per i ragazzi sarebbe stato il primo viaggio d’istruzione dopo i due anni di stop imposti dalle restrizioni anti covid. È per questo che segnaleremo l’episodio alla Presidenza della Repubblica, affinché valuti se riconoscere alla IV C il premio che viene attribuito agli alfieri della Repubblica“. Commossa la mamma della liceale: “Sono ragazzi eccezionali, da loro abbiamo tanto da imparare. Non possiamo che dire grazie di cuore”.

Locatelli: “Esempio positivo”

“Gli studenti della IV C del Liceo Buonarroti di Pontecorvo hanno dimostrato una grande sensibilità e credo che i nostri giovani possano essere un esempio positivo anche per tanti adulti”. Lo afferma la ministra alle Disabilità Alessandra Locatelli dopo la decisione dei ragazzi di rinunciare alla gita scolastica per non lasciar sola la loro compagna disabile che compie 18 anni proprio in quei giorni. “Complimenti ai ragazzi ma anche alla scuola e alle famiglie che giocano un ruolo fondamentale nel sensibilizzare e promuovere azioni inclusive e di contrasto a discriminazioni e violenze – aggiunge Locatelli – Oggi più che mai abbiamo bisogno di far prevalere le buone pratiche e di farle nascere con la purezza e la semplicità che questi ragazzi, e altri studenti in particolare nelle ultime settimane, hanno saputo dimostrare”.

Fonte Ansa