Benedetto XVI ricorda suo fratello Georg

Per il Papa emerito il fratello, scomparso a Ratisbona, è stato un punto di riferimento per tutta la vita. L'esperienza al Concilio Vaticano II

Benedetto
Nel messaggio inviato in Germania per le esequie di monsignor Georg Ratzinger Benedetto XVI scrive che la mattina del 22 giugno, prima di tornare in Vaticano dalla Germania, sapeva che quell’incontro con il fratello sarebbe stato un addio. Ma entrambi sapevamo anche, aggiunge, che “il buon Dio regna anche nell’altro mondo e ci darà una nuova unione“. Il Papa emerito ringrazia suo fratello, il caro Georg, per “tutto quello che ha fatto, che ha sofferto e che gli ha dato”. Il vescovo di Ratisbona, monsignor Rudolf Voderholzer, ha detto che Benedetto XVI ha seguito in diretta streaming i funerali del fratello.
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Il fratello sempre accanto

“In quest’ora dell’ultimo saluto a mio fratello, io sono con voi”. Sono queste le prime parole del messaggio di Benedetto XVI letto dall’arcivescovo e segretario personale Georg Gaenswein durante i funerali di monsignor Georg Ratzinger. Ricordando il fratello, il Papa emerito sottolinea che per Georg la vocazione sacerdotale è stata sempre accompagnata da quella musicale. Del fratello, sacerdote e musicista che ha vissuto per più di 20 anni nella cecità quasi totale, Benedetto XVI ricorda anche la socievolezza e l’umorismo. Soprattutto, spiega il Papa emerito, Georg è stato un uomo di Dio con al centro della sua vita valori come la sobrietà e l’onestà.

Vicinanza spirituale

Dopo la morte di Georg Ratzinger, riferisce l’Agi, Papa Francesco ha scritto al predecessore esprimendo la sua vicinanza spirituale. “Lei- si legge nella lettera rivolta a Benedetto XVI e resa nota lo scorso 2 luglio- ha avuto la delicatezza di comunicarmi per primo la notizia del decesso del suo amato fratello monsignor Georg. Desidero rinnovarle l’espressione del mio più sentito cordoglio e della spirituale vicinanza in questo momento di dolore”. E aggiunse Jorge Mario Bergoglio: “Assicuro la mia preghiera di suffragio per il compianto defunto affinché il Signore della vita, nella sua bontà misericordiosa, lo introduca nella patria del cielo e gli conceda il premio preparato per i fedeli servitori del Vangelo. E prego anche per Lei, Santità, invocando dal Padre, per intercessione della Beata Vergine Maria, il sostegno della speranza cristiana e la tenera consolazione divina. Sempre uniti nell’adesione al Cristo risorto, sorgente di speranza e di pace”. La lettera si conclude con le significative parole “filialmente e fraternamente”.