Brasile, stretta sui social dopo la violenza nelle scuole

Le piattaforme saranno sanzionate se non elimineranno i messaggi d’odio

La bandiera brasiliana (© Gleidiçon Rodrigues da Pixabay)

Il governo brasiliano, dopo l’incremento degli episodi di violenza nelle scuole, ha varato delle misure restrittive nei confronti delle piattaforme social che non eliminano i messaggi di odio.

Le misure restrittive

Stretta del governo brasiliano sui social, dopo gli ultimi episodi di violenza nelle scuole, definiti una “epidemia” dal ministro della Giustizia, Flavio Dino, il quale ha annunciato un pacchetto di misure che prevede sanzioni contro le big tech che non cancellino i messaggi di odio dalle loro piattaforme.

La violenza nelle scuole

Nelle ultime due settimane, quattro bambini sono stati assassinati in un asilo nido a Santa Catarina e un insegnante è stato accoltellato a morte da un alunno di una scuola di San Paolo. Nello stesso periodo ci sono stati almeno altri tre attentati, senza vittime, in altrettanti istituti negli Stati di Ceará, Amazonas e Goias.

Il regolamento approvato

L’esecutivo del presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha così deciso che, in caso di mancati provvedimenti contro profili sospetti, i social possano essere puniti e persino “cancellati”. Secondo Dino, verrà attuato un “regolamento specifico” riguardante solo i messaggi che incoraggiano la violenza “contro le scuole, i bambini e gli adolescenti”. Inoltre, le piattaforme saranno obbligate a rimuovere profili che diffondono notizie false sugli attacchi alle scuole, generando un clima di “allarme e panico” nella popolazione.

Fonte: Ansa