Ecco Freedhome, il brand che riscatta i detenuti

Il lavoro come strumento per riscattare la vita dietro le sbarre, è questo il progetto di Freedhome, il nuovo brand con cui una decina di cooperative coinvolgono detenuti ed ex detenuti, realizzando prodotti di artigianato o vere e proprie prelibatezze, come i torroni con mandorle e pistacchi o i biscotti.

L’obiettivo è quello di creare una catena di negozi che possa mettere in vendita oggetti, arredi e alimenti di produzione carceraria. La presentazione sarà ospitata a Milano tra il 13 e il 15 Marzo in occasione dell’evento “Fa la cosa giusta”, una fiera per il consumo critico e gli stili di vita sostenibili : “Proprio qui ci incontreremo per definire il percorso che ci porterà a fare delle iniziative commerciali insieme -spiega Marco Girardello, della cooperativa Banda Biscotti-. Vorremmo creare dei punti vendita, come già è stato fatto a Verbania con un temporary shop sotto Natale e a Torino, dove invece c’è un vero e proprio negozio. Visto il successo che hanno pensiamo sia un’esperienza replicabile anche in altre città”.

Le dieci cooperativi coinvolte nel progetto lavorano con i detenuti delle carceri di S. Stefano Belbo (Cn), Verbania, Genova, Gravina in Puglia (Ba), Pozzuoli, Siracusa, Torino, Novara, Venezia e Ragusa. L’idea è quella offrire una possibilità a chi vive dietro le sbarre, persone spesso abbandonate a se stesse senza che la società si occupi di garantire un futuro o una possibilità di ricominciare, una visione completamente diversa dei luoghi di pena italiani.

Alla sua undicesima edizione “Fa la cosa giusta” è la fiera internazionale nata per diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione e per  valorizzare le specificità e le eccellenze, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.