Morto Francesco Samengo, presidente Unicef Italia: “In prima linea nella difesa dei diritti dei bambini”

Il ricordo dei collaboratori e del figlio Alfonso, vicedirettore di Rai Parlamento: "Orgoglioso di averti avuto come padre"

Il dottor Francesco Samengo, presidente dell’Unicef Italia

E’ morto a Roma il presidente di Unicef Italia, Francesco Samengo, a causa di complicanze provocate dal coronavirus. Aveva 81 anni. A darne notizia è la stessa Unicef. Era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale Spallanzani di Roma, ma la notizia non era trapelata per volere della famiglia – spiegano a In Terris da Unicef Italia – che sin dall’inizio aveva tenuto alla privacy del loro congiunto.

Il comunicato Unicef Italia

“È stato per tutti una guida sicura, un esempio di abnegazione e instancabile costanza, uno sprone a dare sempre il meglio di noi nel perseguire la causa dei diritti dei bambini in Italia e nel mondo”, scrive in una nota Unicef Italia.

“In prima linea nella difesa dei diritti dei bambini e dei giovani in Italia e nel mondo, Francesco Samengo si è sempre distinto per l’enorme sensibilità e la ferma convinzione che realizzare un mondo migliore significhi innanzitutto prendersi cura dei più vulnerabili e indifesi, in particolare i bambini, senza lasciare indietro nessuno. Nei due anni del suo incarico ha guidato l’organizzazione con grande impegno, passione e un’incessante dedizione”.

“La Vice Presidente Carmela Pace, il Consiglio Direttivo, il Direttore Generale Paolo Rozera, i Presidenti Regionali e Provinciali, i volontari UNICEF e tutto lo staff si stringono con dolore e con affetto alla sua famiglia, “fiduciosi che nella forza del suo esempio troverà il conforto per affrontare questa grande perdita”.

Il ricordo del figlio

“Mi lasci un dolore straziante, ma anche composto: a prevalere è l’orgoglio di averti avuto come padre”. Così Alfonso Samengo, vicedirettore di Rai Parlamento, già caporedattore della Tgr Calabria e vicedirettore di Rai International, annuncia la scomparsa del padre Francesco.

“Questo virus bastardo ha piegato il mondo intero e anche te, papà mio. Fino a nove giorni fa, dal tuo letto dell’Ospedale Spallanzani di Roma, hai continuato a lavorare per promuovere iniziative per l’Unicef, nonostante la tua incipiente polmonite. Poi ti sei aggravato e sei finito in terapia intensiva. Hai lottato come un leone, mi dicevano i medici. In tanti abbiamo sperato e pregato affinché potessi uscire da quel tunnel. Il buon Dio non ci ha ascoltato”

“Hai tanto amato la Calabria. Instancabile la tua passione sociale e politica – ricorda Alfonso – che hai coltivato fin da ragazzo, senza fermarti mai, anche quando la vita ti ha riservato colpi bassi e delusioni. Trascorrendo molto tempo vicino a te, ho sempre apprezzato la tua tenacia e, ti confesso che non sono mai riuscito ad essere forte come te. Grazie papà, vivrai sempre nel cuore mio e in quello di mamma, di Simonetta e di Sara. Per Francesco jr., poi, sei stato un nonno esemplare”.

“Ciao pa’! Il Signore ti spalanchi la porta del Cielo”, conclude il figlio Alfonso.

Alfonso e Francesco Samengo

Una vita per i bambini

Presidente dell’Unicef Italia dal 2018, Samengo è stato volontario UNICEF per oltre venti anni, poi componente del Consiglio Direttivo e dal 2001 Presidente del Comitato Regionale della Calabria per l’Unicef. Nato a Cassano Jonio (CS) il 12 agosto 1939, viveva da molti anni a Roma. Laureato in Economia e Commercio, iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e dei Revisori Contabili, ha ricoperto importanti ruoli manageriali ed apicali in numerose aziende pubbliche.

I messaggi di condoglianze

“Con la scomparsa del suo presidente Francesco Samengo, perde oggi una guida, un uomo generoso e altruista, da sempre impegnato nella difesa dei diritti dei bambini e dei più fragili. Mi stringo alla sua famiglia e alla comunità Unicef”. Lo scrive la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.

“Ci ha lasciato Francesco #Samengo, espressione della Calabria migliore, in prima linea per la tutela dei più deboli. Al figlio Alfonso e ai suoi cari il nostro abbraccio”. Così in un post Facebook il senatore di Italia Viva e sindaco di Diamante, Ernesto Magorno.

L’intervista per In Terris

Il dottor Samengo era stato intervistato su In Terris lo scorso 11 ottobre, in merito alla Giornata internazionale delle bambine. In quella occasione, aveva ricordato i suoi inizi in Unicef Italia.

“Faccio parte della famiglia dell’Unicef da oltre vent’anni – aveva raccontato – una storia di passione nata prima come volontario, poi come Presidente del Comitato Regionale della Calabria e membro del Consiglio Direttivo, fino ad oggi come Presidente dell’UNICEF Italia. Spendere il proprio tempo e le proprie energie al servizio degli altri, per contribuire a cambiare ciò che non va, credo che sia quanto di più utile una persona possa fare nella vita”.

“La storica ambasciatrice dell’UNICEF Audrey Hepburn una volta ha detto ‘Aprite le vostre braccia per stringere il maggior numero di bambini, amarli e proteggerli come se fossero vostri!’: questa è la sintesi esatta di cosa voglia dire entrare a far parte della famiglia dell’UNICEF”.

“I bambini in definitiva sono tutto: sono il futuro e il presente. I loro diritti, anzi, il loro superiore interesse, come la Convezione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza insegna, è quanto di più prezioso possa esserci, la guida che orienta le nostre azioni, attività e priorità”.

Unicef e coronavirus

Forte l’impegno di Unicef Italia nella lotta alla pandemia. A parlarne, fu lo stesso Francesco Samengo nell’intervista dello scorso 11 ottobre. “Per rispondere all’emergenza COVID-19 nel nostro paese, grazie alla collaborazione con il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri, abbiamo consegnato aiuti – in particolare mascherine, guanti, camici e disinfettanti – al Dipartimento della Protezione Civile per fare un concreto sostegno agli operatori sanitari impegnati in prima linea nella lotta al coronavirus”.

“Non posso dimenticare – aggiunse – i nostri amatissimi Ambasciatori UNICEF di buona volontà, Vigili del Fuoco – con il Capo del Corpo Nazionale Dattilo – e il nostro storico ‘Goodwill Ambassador’ Lino Banfi, il nonno d’Italia”.

“Nonno ciccio” alias Lino Banfi

E proprio Lino Banfi, pochi giorni dopo, sempre dalle colonne di In Terris, raccontò del suo bel rapporto di stima ed amicizia reciproca col dottor Samengo.

“In questi 20 anni con Unicef ho creato un bel rapporto sia col presidente, il dott. Francesco Samengo, sia con Chiara Ricci, la Responsabile Area Volontari e Programmi Unicef Italia”, ha raccontato Banfi.

“Samengo (quando mi chiama al telefono) mi dice sempre: “Pronto? Parlo con Nonno ciccio 1?”. Perché ormai lui è ‘Nonno ciccio 2’ e io sono Nonno Ciccio 1! In questi anni – ha aggiunto Banfi – ho fatto tante cose con loro, perché Unicef è una cosa seria“.

Lino Banfi e il dott. Francesco Samengo durante un’iniziativa Unicef Italia a Piazza del Popolo, a Roma