“Tyrebirth”: il microonde che smaltisce gli pneumatici a “fine carriera”

Gli pneumatici arrivati a “fine carriera”, definiti tecnicamente pneumatici “fuori uso” sono un grave problema ambientale. Si tratta infatti di rifiuti speciali che – in base alle direttive europee – non possono essere conferiti in discarica né integri né frantumati. Una parte viene impiegata per produrre nuovi copertoni, in lavori di ingegneria o come combustibile, un’altra bruciata negli inceneritori. Per la restante parte – la maggioranza – rimane l’incognita su dove smaltirla.

Ora il problema potrebbe venire risolto grazie a una invenzione tutta fiorentina. Si tratta di uno speciale forno a microonde appositamente progettato per smaltire copertoni e pneumatici che non si possono più utilizzare. L’invenzione si chiama Tyrebirth e porta la firma del Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze e di due chimici: Piero Frediani, già professore ordinario di Chimica industriale all’Ateneo fiorentino, e Silvio Occhialini, coordinatore del progetto. A finanziare la ricerca è il Gruppo Caf che ne detiene anche il brevetto di ricerca, già depositato in Europa, Stati Uniti, Australia e Canada.

“Siamo di fronte ad una innovazione che potrà cambiare profondamente le abitudini del comune smaltimento degli pneumatici – dice Gramigni -. Fa piacere il fatto che sia nata in Toscana, da una collaborazione tra un’azienda del territorio e l’Università di Firenze. Adesso si apre la sfida vera: dopo la fase di sperimentazione e ricerca, Tyrebirth è pronto per misurarsi con il mercato, sia nazionale che internazionale, assumendo carattere e dimensioni di un processo industriale vero e proprio”.

Il sistema non solo smaltisce pneumatici producendo energia, ma è in grado di autoalimentarsi, evita l’incenerimento e riduce l’impatto sull’ambiente delle gomme a fine carriera. Inoltre, grazie a un procedimento interno, dà vita a nuovi materiali – un gas, un liquido e una componente solida – interamente riutilizzabili.