Missione Ue in Turchia per la crisi migranti

Gli alti rappresentati Ue visiteranno anche le strutture per rifugiati di Gaziantep

Profughi in Turchia

L’alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, e il commissario Janez Lenarcic, avranno una serie di colloqui ad Ankara oggi e domani a seguito dell’ondata di profughi in fuga verso l’Europa e dell’escalation di violenza registrata recentemente nella provincia di Idlib, in Siria, al confine con la Turchia. Durante la loro visita ad Ankara, Borrell e Lenarcic incontreranno interlocutori di alto livello delle autorità turche, come comunicato dal Servizio europeo per l’azione esterna (Seae). Il commissario continuerà poi il suo viaggio visitando le strutture per rifugiati nel sud-est turco di Gaziantep. Inoltre, i presidenti di Commisione, Consiglio e Parlamento Ue – rispettivamente, Ursula von der Leyen, Charles Michel e David Sassoli – andranno in visita alla frontiera greco-turca dove sono ammassati migliaia di migranti, dopo la decisione di Ankara di aprire le frontiere e di Atene di sospendere le richieste di asilo. La visita degli alti rappresentati Ue arriva non casualmente prima della riunione informale dei ministri degli Affari esteri dell’Ue e del Consiglio straordinario per gli affari esteri che si svolgerà alla fine di questa settimana, il 5 e 6 marzo, a Zagabria, in Croazia.

Profughi

“Il numero dei migranti che lascia la Turchia attraverso Edirne (la provincia di frontiera con Grecia e Bulgaria) è 117.677″, ha detto ieri – 2 marzo – il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu. Un numero dieci volte superiore a quello denunciato dal Governo greco. La crisi è inizaiata lo scorso 28 febbraio, dopo i raid di Damasco nel nord della Siria che hanno ucciso 33 soldati turchi. “Non chiuderemo più i nostri confini ai rifugiati che vogliono andare in Europa”, aveva detto un alto funzionario turco rivelando che la decisione era stata presa la notte seguente il blitz aereo in Siria durante un consiglio di sicurezza straordinario presieduto dal presidente turco Rece Tayyip Erdogan. “Stabiliremo una discussione più intensa” con Ankara “per capire dove occorre maggiore sostegno, ricordando che abbiamo un accordo in corso, che riteniamo sia la giusta base per iniziare il dialogo”, ha assicurato ieri, in risposta all’emergenza, la presidente della Commissione Ue von der Leyen.