Monitoraggio
Il monitoraggio di detenuti associati al rischio di radicalizzazione jihadista sulla base di tre distinti “livelli di analisi”. Il “primo livello raggruppa i soggetti per reati connessi al terrorismo internazionale e quelli di particolare interesse per atteggiamenti che rilevano forme di proselitismo, radicalizzazione e/o di reclutamento”. Il secondo livello raggruppa i detenuti che all’interno del penitenziario hanno posto in essere atteggiamenti che fanno presupporre la loro vicinanza alle ideologie jihadista e, quindi, ad attività di proselitismo e reclutamento. Il terzo livello raggruppa quei detenuti che meritano approfondimento per la valutazione successiva di inserimento nel primo o secondo livello ovvero il mantenimento o l’estromissione dal terzo livello. L’individuazione di un processo di radicalizzazione jihadista costituisce il primo strumento utile per l’attività di prevenzione. Tramite l’applicazione di diverse misure specifiche. Tra queste misure particolare rilievo ha assunto l’espulsione dal territorio nazionale. Nonostante il fatto che gran parte dell’attuale discorso sulle carceri e la radicalizzazione sia generalmente negativo, le carceri non rappresentano solo una minaccia. Infatti, possono offrire un contributo positivo nell’affrontare i problemi dell’estremismo violento nella società nel suo complesso.