Slovacchia, il filorusso Fico vince le elezioni

Critico contro le sanzioni imposte a Mosca e contrario all'invio di armi in Ucraina, Fico ha già ricevuto la sfida degli altri partiti: "Impediremo la formazione del governo"

Slovacchia Robert Fico
Foto di Andrea da Pixabay

È Robert Fico, leader Smer-sd, a vincere le elezioni in Slovacchia. Nelle prossime due settimane, la sfida di formare il nuovo Governo. Già premier, Fico è dichiaratamente contrario all’invio di armi a Kiev.

Vince Fico

Robert Fico, il leader del partito Smer-sd vincitore delle elezioni in Slovacchia, ha detto che ci sarà bisogno di “due settimane” per condurre i negoziati sulla formazione del governo. Fico ha parlato in una conferenza stampa a Bratislava trasmessa dalla tv Ta3. La Slovacchia ha problemi più importanti delle relazioni con l’Ucraina, ha detto ancora Fico.

Il filorusso

Il tre volte premier Robert Fico, con simpatie putiniane e dichiaratamente contrario all’invio di armi all’Ucraina, ha vinto le elezioni in Slovacchia con il suo partito Smer-Ds ottenendo il 23% dei voti. Adesso sarà lui a formare il governo e a diventare primo ministro per la quarta volta. Il duello, che nei sondaggi fino all’ultimo minuto sembrava alla pari, si è concluso con la sconfitta dei liberali di Slovacchia progressista dell’eurodeputato Michal Simecka, che molto probabilmente finirà all’opposizione. Gli elettori si sono di nuovo fidati di Fico. Lo stesso uomo politico contro cui nel 2018 decine di migliaia di persone hanno manifestato dopo l’omicidio del giornalista d’inchiesta Jan Kuciak e della sua fidanzata e che, durante i suoi tre governi, ha costruito nel Paese un intreccio con gli oligarchi, caratterizzato da legami clientelari e dal trasferimento di potere e denaro statale a persone amiche.

La possibile triplice coalizione

Cinque anni fa Fico sembrava aver perso tutto, questa mattina festeggia il suo quarto mandato La presidente Zuzana Caputova ha anticipato che a formare il governo sarà autorizzato il vincitore delle elezioni. Per Fico si apre la possibilità di una triplice coalizione con il partito Hlas-Sd di Peter Pellegrini e il Partito Nazionale Slovacco (Sns). Avrebbe una comoda maggioranza di 79 deputati (su 150 membri del Consiglio nazionale), ma non una maggioranza costituzionale, con la quale poter cambiare la Slovacchia in modo simile a come Viktor Orban ha fatto con l’Ungheria, modificando il sistema elettorale e giudiziario. Fico, che ha guidato il gabinetto per tre volte dimostrandosi un politico pro-Europa che ha voluto portare la Slovacchia nel cuore dell’Ue, ha introdotto l’euro e ha visitato la Casa Bianca. Ma oggi è un politico diverso: dopo tre anni e mezzo di opposizione, la sua retorica è molto più radicale.

La campagna elettorale

Nel corso di una tempestosa campagna elettorale ha attaccato l’Ue, criticato Bruxelles per le sanzioni anti-russe, spaventato i migranti, rifiutato di inviare “anche solo un proiettile” in Ucraina che sta combattendo l’invasione russa. Non solo: critica la Nato, attacca la minoranza Lgbtq, nonché la presidente Zuzana Caputova definendola “agente di Soros”, così come il premier del governo ad interim di Ludovit Odor. Adesso bisognerà vedere quali degli intenti e delle dichiarazioni preelettorali saranno davvero messi sul tavolo. Ciò che sembra reale è un certo “allontanamento mentale dall’Occidente”, come lo ha definito la presidente Caputova in un’intervista per la tv ceca ct24.

Il voto anticipato

All’origine delle elezioni anticipate erano le discordie tra l’Olano di Igor Matovic e il capo del partito liberale Libertà e Solidarietà (Sas) dell’economista Richard Sulík, che lo scorso anno hanno portato all’uscita di Sas dalla coalizione governativa. Il gabinetto dell’allora collega di partito di Matovic, Eduard Heger, ha perso la maggioranza in Parlamento ed è stato successivamente sfiduciato. I deputati hanno poi deciso di indire elezioni anticipate. A maggio di quest’anno, il governo di Heger è stato sostituito da un governo dei tecnici guidato dall’economista Ludovit Odor. Ieri l’affluenza alle urne è stata quasi del 67,4%, la più alta dal 2002.

La sfida del secondo

Il leader di Slovacchia progressista, arrivato secondo alle elezioni parlamentari, ha dichiarato che l’obiettivo adesso è impedire al partito vincitore Smer-Sd di Robert Fico di formare la coalizione governativa, pur rispettando che il primo tentativo spetta a loro. Simecka lo ha detto alla tv slovacca Ta3. “Abbiamo ottenuto il 18% dei voti, i voti di mezzo milione di slovacchi. Siamo il secondo più forte partito nel Consiglio nazionale. Rispettiamo la vittoria, ma è una cattiva notizia per il Paese e peggiore sarebbe se Fico riuscisse a formare il governo. Nostro obiettivo è che questo non accada”, ha detto Simecka.

Orban si congratula

“Indovina chi è tornato! Congratulazioni a Robert Fico per la sua indiscutibile vittoria alle elezioni parlamentari slovacche. È sempre bello lavorare insieme a un patriota. Non vedo l’ora!”. Lo scrive in un tweet il premier ungherese Viktor Orban commentando la vittoria di Fico alle elezioni parlamentari slovacche.

Fonte: Ansa