Ambasciatore russo ucciso, accuse alla rete di Gulen

I magistrati turchi sono sicuri: dietro l'omicidio dell'ambasciatore russo ad Ankara Andrey Karlov ci sarebbe la rete fedele a Fetullah Gulen, accusata anche di aver organizzato il tentato golpe del 15 luglio 2016

L'accusa

Secondo il procuratore di Ankara l'assassinio del diplomatico russo fu pianificato per creare una crisi e far andare alle stelle la tensione tra Ankara e Mosca, all'epoca impegnate in un difficile processo di normalizzazione dei rapporti, resi difficili dall'abbattimento di un Su-24 russo al confine siriano da parte degli F16 turchi (25 novembre 2015 ndr). 

L'omicidio

Gulen, secondo il magistrato, avrebbe ordinato l'omicidio di Karlov, organizzato in occasione di una cena tra ambasciatori prima del fallito golpe, poi saltata per la mancata partecipazione del diplomatico russo. L'assassino, il poliziotto Mevlut Mert Altintas, si sarebbe introdotto con un badge apposito tra gli agenti del servizio di sicurezza presenti alla cena programmata ad Ankara il 27 giugno 2016. Un viaggio di Karlov all'estero però lo costrinse a portare a termine il piano solo il 19 dicembre, per poi essere ucciso dagli uomini del servizio di sicurezza.Nelle richieste di rinvio a giudizio presentate alla procura di Ankara 28 nomi, tra cui quello di Gulen, autoesiliatosi negli Usa dal 1999, con la Casa Bianca che ne nega l'estradizione ripetutamente chiesta dalla Turchia.